IL "CASO DEI VERDINI" PROVOCA L'ANTIBERLUSCONISMO DI RITORNO ANCORA PIU' VELENOSO DELL'ORIGINALE PERCHE' COLPISCE ANCHE CHI NON PUO' DIFENDERSI COME IL CAVALIERE
Non ho conosciuto Denis Verdini, ne' il figlio Tommaso, Silvio Berlusconi si' ed anche abbastanza bene comprese alcune cene presenti il segretario politico della dc Flaminio Piccoli, Gianni Letta e Confalonieri. Da consigliere di amministrazione della Rai ho avuto occasione anche di simpatici ed a volte vivaci confronti quando ancora non era sceso in politica sul rapporto tra le reti oggi Mediaset ed il servizio pubblico radiotelevisivo , attualmente,,purtroppo, in evidente decadenza . Ero portavoce del segretario e,poi, presidente dell'internazionale dc e della stessa dc Piccoli e sono rimasto democristiano .Questa premessa e' necessaria perche' ho sempre considerato un clamoroso errore del centrosinistra l'antiberlusconismo che ha sempre prodotto l'effetto contrario , facendo , nella realta', il giuoco di chi si voleva combattere e che nemmeno quella parte di magistratura dichiaratamente di sinistra con inchieste e persino condanne ingiuste ,e' riuscita a bloccare , se non per un breve periodo , forse , comunque, impedendo una sua altrimenti possibile elezione a Capo dello Stato. vedere, quindi, risorgere ora quel clamoroso errore, in forme addirittura superiori al passato mi sembra indegno e, quasi per la prima volta, mi trovo d'accordo con il ritornato direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallustri che nel suo editoriale di ieri dal titolo Attenzione, gogna in arrivo" dedicato al "caso" dei Verdini scrive, premettendo essere amico,disinteressato e sincero, di padre e figlio e di non entrare nell'inchiesta ( per corruzione e turbativa d'asta) della procura di Roma :"non solo Tommaso Verdini e' considerato nella maggiorparte delle cronache giornalistiche sicuramente colpevole,ma tale colpa estesa con maligno sospetto e infondata certezza anche al fidanzato di sua sorella Francesca ,tale Matteo Salvini che di mestiere fa il leader della Lega e pro tempore il vice-presidente del Consiglio,oltre che il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti." Aggiunge Sallustri che che "non soltanto le accuse si basan, al momento, su intercettazioni" di persone che parlano fra loro e possono millantare rapporti inesistenti , ma "del coinvolgimento di Salvini negli affari della famiglia del quasi suocero proprio non c'e' alcuna traccia nelle carte giudiziarie.Eppure i giornali insinuano e le opposizioni si attrezzano per procesare il ministro almeno in Paralmento." Commenta il direttore de"Il Giornale":"gogna mediatic, piu' gogna politica,piu' sciacalli uguale graticola e la verita' non conta piu' nulla,basta una parentela" Ed è quella gogna che "Il Foglio" pubblica pagina dal titolo :"trecentosessantacinque giorni di gogna giudiziaria : da Berlusconi a Fontana, da Mori a Profumo,da Tirreno Power alla Loggia Ungheria , elenco di indagini e processi eclatanti finiti nel nulla nel 2023 non prima di aver gettato nel tritacarne mediatico giudiziario i malcapitati" Dovrebbe far molto riflettere non solo i magistrati questi dati , ma soprattutto noi giornalisti: Ho sotto gli occhi i giornali di ieri e si distinguono "La Repubblica " ed "Il Corriere della Sera" per una cogna mediatica .Vi cito solo qualche titolo "Dalla corte di Berlusconi ai "giochi" per Renzi.La trama di denis tra condanne e potere"; ""Chiavette usb e incontri "cosi' padre e figlio pilotavano gli appalti"; "Il silenzio di Salvini";"Denis ,il volto sinistro della prepotenza.Poltrone, affari, figli,"io risolvo i problemi";"Verdi, panico in aula :destre e centrini invocano il bavaglio". Mi fermo qui e non so quanto c'entri l'odio politico che gia' emette condanne e quanto l'invidia per successi personali passati o ricchezze accumulate ( per Berlusconi credo ambedue) di personaggi che hanno avuto potere .La critica oggettiva,la riprovazione quando e' doverosa, il biasimo quando e' dovuto tutto questo va bene,e' giusto,ma la gogna mediatica e quella giudiziaria proprio no.
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