DOVEVA ESSERE L'ELEZIONE DEL "SINDACO D'ITALIA", COME AVVIENE PER I SINDACI DEI COMUNI E PER I PRESIDENTI DELLE REGIONI , GARANTENDO, COS1', MAGGIORE STABILITA' ALLE ISTITUZIONI . INVECE LA PROPOSTA DI RIFORMA COSTITUZIONALE , APPROVATA DAL CONSGLIO DEI MINISTRI , HA ESAGERATO PER VOLERE DELLA MELONI CHE -VA RICORDATO - ERA PARTITA DALL' ELEZIONE DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO( FORSE FACENDOCI PURE UN PENSIERINO PERSONALE) , MA DINNANZI ALLA CONTRARIETA' DEI SUOI ALLEATI DI GOVERNO HA RIPIEGATO SUL PREMIERATO SOSTENUTO DA MATTEO RENZI CON L'IMMAGINIFICA IDEA DELL'ELEZIONE DIRETTA DEL"SINDACO D'ITALIA" . ALLA MELONI, TUTTAVIA, QUESTO NON BASTAVA PERCHE' RIMANEVA IL FANTASMA DEL PREMIER TECNICO : CON UNA CRISI DI GOVERNO .VA EVITATO CHE QUEL FANTASMA PRENDA CORPO, DUNQUE OCCORRE QUELLO CHE I MELONIANI HANNO DEFINITO "ANTI-RIBALTONE", OSSIA UNA MOSSA CHE NON CONSENTA DI PORTARE UN TECNICO A PALAZZO CHIGI,.PER QUESTO ANCHE IN CASO DI DIMISIONI DEL PREMIER AL MASSIMO SI VADA A PESCARE TRA I PARLAMENTARI, NIENTE ESTERNI , O ADDRITTURA SI VADA AL VOTO ANTICIPATO. IN SOSTANZA SI BLINDA, DI FATTO, L'OCCASIONALE INQUILINO DI PALAZZO CHIGI .TUTTO QUESTO - HA DETTO LA MELONI IN CONFERENZA STAMPA - GARANTISCE "IL DIRITTO DEI CITTADINI DI DECIDERE DA CHI FARSI GOVERNARE , EVITANDO FORME DI GIOCHI DI POTERE " O "DI GOVERNI TECNICI" O "PASSAGGI SULLA TESTA DEI CITTADINI" .E IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE DOVREBBE FARE ? SOLO IL PASSACARTE ? "NO" DICE LA PREMIER "IL RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLIC E' DI SICURA GARANZIA E ABBIAMO DECISO DI NON TOCCARE LA COMPETENZE DEL CAPO DELLO STATO" ORA , A PARTE CHE GLI ITALIANI, COMPRESI COLORO CHE HANNO FATTO VINCERE IL CENTRO DESTRA E LA MELONI, INON SEMBRANOAFFATTO DESTARE I PREMIER TECNICI ALLAMARIO DRAGHI CONSIDERAO CHE ANCORA LO INSERISCONO COME IL MIGLIOR LEADER IN TUTTI I SONDAGGI, MA LA PRESUNTA NORMA ANTI-RIBALTONE E' UN'EVIDENTE DIMINUITIO PROPRIO DELLE COMPETENZE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E GIA' INSIGI COSTITUZIONALISTI L'HANNO MESSO IN RSALTO ADDIRITTURA PERTUTTO L'IMPIANTO DELLA RIFORMA MOLTO "AD USUM DELPHINI" E POCO AD "USUM CIVES" PER AGGIUNTE CHE ,RISCHIANO DI FAR SALTARE TUTTO L'IMPIANTO.MI PARE,QUINDI, DIFFICILE CHE IL TESTO TROVERA' IN PARAMENTO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA NECESSARIA PER EVITARE UN REFERENDUM CHE RIPOTEREBBE,INEVITABILMENTE, IL RISCHIAMO ALLA BOCCIATURA DELLA RIFROMA PROPOSTA DA RENZI CHE,SCONFITTO, SI DIMISE DA PREMIER.LA MELONI HA GIA' DETTO CHE LEI NON SI DIMETTEREBBE ANCHE SE GLI ITALIANI DICESSERO"NO", MA SPERA CHE IL PARLAMENTO DIA LA SUPERMAGGIORANZAE,COMUNQUE,SE SI ANDSSE AL REFERENDUM ,E' CONVINTA CHE I CITTADINI DIRANNO DI SI'.HO L'IMPRESSIONE CHE LA PREMIER FAREBBE MEGLIO A RIFLETTERE SU QUEL CHE E' ACCADUTO A RENZI ANCHE PERCHE' NON MI PARE CHE AI LEGHISTI ( MOLTI GOVERNATORI SONO NOSTALGICI DI DRAGHI) ED A TANTI FORZISTI NON PIACCIA AFFATTO BLINDARE LA MELONI PREMIER OGGI E DOMANI. AMMESSO, OVVIAMENTE, CHE SI ARRIVI AL VOTO DEGLI ITALIANI SU UNA RIFORMA ANTI-REMIER TECNICO ALLA DRAGHI.