I GIUDIZI MORALI DI NOI OCCIDENTALI SULLE ATROCITA' DEI MILIZIANI DI HAMAS NON HANNO, PURTROPPO ,VALORE PER COLORO CHE RICONOSCONO UN'ALTRA ETICA ..LE REAZIONI ALLA TRAGEDIA MEDIO-ORIENTALE E QUELLE RELATIVE ALLA GUERRA UCRAINA , OLTRE AL NEGATIVISMO VALORIALE CHE STA INQUINANDO ANCHE PARTE DELNOSTRO MONDO OCCIDENTALE, DIMOSTRANO . DA QUI DOBBIAMO RIPARTIRE NELLA RICERCA DELLA PACE , UNICA SOLUZIONE POSITIVA AI TROPPI CONFLITTI IN CORSO, A QUELLI, ANCORA PIU' GRAVI, CHE STIAMO RISCHIANDO E L'ESIGENZA DI COSTRUIRE UNA GEOPOLITICA ED UNA GEO-ECONOMIA MONDIALI PIU' UMANE E SOLIDALI
E' difficile dar torno a Corrado Angius quando, con la consueta saggezza, scrive su "La Repubblica" :Nei kibbutzim intorno alla Striscia e' stata infranta la legge morale alla base della nostra civilta' riassunta da Kant nella imperativa categoria :"Agisci in modo di trattare l'umanita' nella tua persona come nella persona di un altro e sempre come un fine,mai come mezzo".Quei poveri corpi dilaniati sono stati usati, invece, come un qualunque strumento politico.Questo dovrebbe rndere unanime la condanna.".Egualmente e' da applaudire quel che ha scritto il Maestro Daniel Barenboinm, fondatore lla West EsternDivan Orchestra che unisce giovani musicisti israeliani e palestinesi , rilevando che "entrambe le parti devono riconoscere i loro nemici come esseri umani e cercare di entrare in empatia con il loro punto di vista,i loro dolori e le loro sofferenze." Potrei proseguire con questecitazioni di altri personaggi, ma nella stragrande maggioranza sono occidentali, fanno riferimento ad una legge morale che ha parte di una civilta' che un'altra parte del mondo non ha mai veramente condiviso ed oggi contesta .Questo il grande problema e lo vediamo nelle manifestazioni dei musulmani, nelle dichiarazioni russe, cinesi, di vari Paesi asiatici ed africani che , spesso, non distinguonotra palestinesi e miliziani di Hamas talvolta indicati addiritura come eroi. Non possiamo e non dobbiamo, tuttvia, ad un nuovo scontro di civiltà che spesso fiisce in uno scontro di icivilta' e tutti dovremmo fare una seria riflessione su unmondo profondmentecambiato dove il supratismo occidentale deve cedere il passo al multilteralismo senza piu' gendarmi del mondo vecchi o nuovi. in tutto questo un ruolo fondamentale dovrebbe averlo l'Europa per la sua storia, compresa quella non sempre edificante del colonialismo che, tuttavia, ci ha anche dato grande esperienza e capacita' anche di comprendere quando era giunto il momento di operare le liberazioni nazionali , pur nelle storiche e massiccie migrazioni di europei vero le nuove frontiere ad iniziare dagli Stati Uniti e dall'America Latina .L'Europa, in sostanza, puo' attingere dalla sua storia forza ideativa , di mediazione e conciliazione . Se ne sara' capace, se le prossime elezioni europee non rimarranno nelle secche di una politica senza futuro e prevarranno volonta' unificatrice e l'impegno per quel nuovo umanesimo che PapaFrancesco spesso aggiorna ed ampia forse non sara' vano il coraggio di avere speranza nel futuro.
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