LA MINORANZA DEM ALL'ATTACCO DELLA SCHLEIN DOPO GLI ADDII DI UNA QUINDICINA DI DIRIGENTI LIGURI PASSATI CON AZIONE
Acque agitatissime nel Pd con la minoranza all'attacco della segretaria e malumori anche da parte di chi - come Zingaretti - la elogia alla "festa dell'Unità", ma subito dopo sussurra , ma in modo tale che qualche giornalista lo senta :"con questa segretaria scendiamo al 17%" Sotto accusa il radicalismo della leader, un movimentalismo da estrema sinistra , da partito minoritario che spaventa sul futuro del partito una parte dei dirigenti e molti parlamentari ( in maggioranza avevano sostenuto Bonaccini) . ad aggravare la situazione è stato , in Liguria,l'addio con passaggio ad Azione e gran battage di Calenda di una consigliera comunale di Genova, di un consigliere regionale e coordinatore locale della corrente di Guerini e di una quindicina di dirigenti dem. I leaders dell'opposizione interna hanno criticato le uscite, ma attaccando la Schlein ed annunciando di portare il tema dei ripetuti adii nlla prossima Direzione.Il primo a parlare è stato proprio Guerini capo dell corrente alla quale appartenevano i fuoriusciti :! SONO MOLTO DISPIACIUTO .RISPETTO LA SCELTA DI CHI LASCIA IL PD ACHE SE NON LA CONDIVIDO.FORSEE' IL CASO DI INTERROGARSI TUTTI ,A PARTIRE DA CHI HA LE PIU' ALTE RESPNSABILITA' NEL PARTITO, DIFRONTE A QUESTE SCELTE E ALTRE USCITE:SBAGLIATO IGNORARE QUESTO DISAGIO". Poi , aldi là di questo testo, se n'è uscito con un pesante:"IN UN PARTITO SI DISCUTE, NON SI UBBIDISCE" chiaro monito alla Schlein. . Durissimo anche Alessandro Alfieri, componente della segreteria :"SONO AMAREGGIATO .CHI LASCIA SBGLIA DOPODICHE' NON SI PUO' FARE FINTA DI NIENTE .SI APRA UNA RIFLESSIONE PER FAR SENTIRE TUTTI A CASA" .Gli ha fatto eco Pina Piciero :"IL DISAGIO NON VA BANALIZZATO O LIQUIDATO", mentre persino un ex-segretario come Piero Fassino, ex-comunista, ha condiviso questa richiesta dicendo :IL CASO "NON PUO' ESSERE ARCHIVIATO CON UN'ALZATA DI SPALLE." A dare il colpo finale ecco Stefano Bonaccini :"SBAGLIA CHI SE NE VA ,MA UN PARTITO PICCOLO E RADICALE NON SERVE"E' NECESSARIO " TORNARE SUBITO AD UNA VOCAZIONE MAGGIORITARIA:ABBIAMO BISOGNO DI UN PARTITO PIU' GRANDE ED ESPRESSIVO CHE PUNTI A TORNARE AL GOVERNO E NON UN PARTITO PIU' PICCOLO E RADICALE: CREDO CHE ELLY SIA LA PRIMA A DOVERSI E VOLERSI FARE CARICO DI QUESTO" Se non e' un avviso di sfratto se la segretaria non cambierà strategia ed impostazione politica poco ci manca: Si', proprio di sfratto perche' senza la corposa minoranza e la maggioranza dei parlamentari cosa rimarrebbe alla Schlein ? Ho l'impressione che la segretaria a sorpresa del PD non si renda ancora conto della situazione reale e continui nella radicalità e nell'egemonia interna.
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