NELLA RAI MELONIANA SONO LONTANISSIMI I TEMPI DEL TG1 "NAVE AMMIRAGLIA"
di Sergio Bindi
Un tempo era la "nave ammiraglia" della Rai e brillava per il suo pluralismo grazie a direttori come Emilio Rossi, Franco Colombo, Nuccio Fava ed Albino Longhi ed a un DG come Willy De Luca autore della "zebratura"capace di mitigare fortemente anche la lottizzazione e che, nel 1980, trovò nel presidente Sergio Zavoli un'autorevole interprete . Mi riferisco al TG1 dove non mancavano redattori capo vicini all'opposizione politica del tempo, PCI compreso. E non pochi conduttori non avevano riferimenti politici .Fu così da consigliere di amministrazione della Rai , eletto dal Parlamento dall'allora maggioranza,a anche con qualche voto dell'opposizione, riusciì a riportare a condurre una trasmissione importanza Enzo Biagi , proponendolo con n articolo su"Il Giorno" alla guida di "Linea Diretta" , un programma da istituire sulla base di un'esperienza televisiva americana.Questo avvenne.Ritenevo, nel contempo, che fosse necessario riportare al Tg1 alcuni big, ad iniziare da Andrea Barbato, allora autore della famosa "Cartolina" su Rai 3 , ma successivamente questo bravo giornalista fu eletto deputato . In sostanza , si guardava molto anche alla professionalità, alla competenza ed al merito .E non fu un caso che mi fu possibile proporre come direttore del Tg1 Albino Longhi, un cattolico certamente, ma formatosi nella cultura del dialogo, del confronto oltre ad essere abituato ad esercitare il pluralismo come aveva dimostrato di fare nella sua direzione della redazione regionale siciliana della Rai. Fu, infatti, eletto all'unanimità ,avendo anche il si' dei consiglieri di amministrazione dell'area comunista . La riprova della composita situazione della nave ammiraglia del servizio pubblico radiotelevisivo viene della direzione di questo Telegiornale da parte di Bruno Vespa.Ci fu una svolta a 360 gradi in tutto rispetto alla gestione molto aperturistica e collegiale che aveva fatto Nuccio Fava . Nacquero i primi scontri interni , si accentuo' la pressione politica di parte , quasi correntizia democristiana , i malumori aumentarono come l'autoritarismo direttoriale , scese anche in campo il sindacato giornalistico interno. Vespa, forte della sua indubbia bravura al video, non arretrò dalle sue posizioni ed alla fine rimase con pochissimi fedelissimi ela redazione lo sfiduciò a stragrande maggioranza. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e a situazione è sempre piu' peggiorata , a parte forse la fase di Clemente Mimun , ed oggi siamo a Tele Meloni . Ce l'ha presentano in tutte le salse , fa comizi non conferenze stampa ( le domande dei giornalisti forse irritano).Negli ultimi giorni la premier ha veramente invaso i teleschermi Rai ed insieme al suoi ministri ha conquistato ogni spazio nel Forum della masseria pugliese di Bruno Vespa che rivediamo ogni giorno nei 5 minuti dopo il Tg1 e, poi, a giorni alterni verso notte a Porta a Porta.Sarà ache la "Terza Camera, ma almeno non ci proponi a pranzo ed a cena una Meloni del tutto va bene, il governo è bravissimo, tutti ci stimano, ma quanto siamo bravi! e così via quando la realtà, purtroppo, è ben diversa con l'inflazione e il costante aumento dei prezzi (benzina compresa) che devastano le famiglie e molte non riescono ad arrivare a fine mese, altro che "tutto bene la marchesa" ! C'è proprio da chiedersi ,parafrasando un famoso motto latino ," fino a quando abuserete della pazienza degli italiani ?" D'accordo : non avete la bacchetta magica, le risorse sono quelle che sono, ma per cortesia iniziate a dire la verità : con i comizi non si va da alcuna parte . Anzi si va allo sprofondo direbbero in Toscana:
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