LA MELONI CONTINUA A DIRE "NO" AL MES E SFIDA BRUXELLES E TUTTI I PARTNER DELL'UE CHE DA TROPPO TEMPO ATTENDONO, INVANO. IL SI' ITALIANO. E' UNA REAZIONE AL FATTO CHE IN UN'EUROPA DEI SOCIALISTI PERDENTI NON RIESCE A SFONDARE E LA MAGGIORANZA DEI CITTADINI SI DICHIARA "NEUTRALE" TRA USA E CINA QUANDO LEI STA PER INVIARE UNA FLOTTA ITALIANA FIN NELLO STRETTO DI TAIWAN ,COME LE HA CHIESTO BIDEN ?
di Sergio Bindi
Siamo in guerra , senza armi, con l'Unione Europea e la sfidiamo a brutto ,proprio quando abbiamo piu' bisogno di lei e la grande maggioranza dei cittadini della Comunità ( italiani compresi) si dichiara "neutrale" tra Usa e Cina per Taiwan ( dando ragione a Macron) ,insistendo, come ha fatto ieri la Meloni, nel "no" al Mes , UNICI A BLOCCARE IL PROVVEDIMENTO E,POTENDO, RATIFICARLO PUR SENZA PRENDERLO CON IL RISULTATO DI AVERE CONTRO DI NOI TUTTI I PARTNERS .LA NOSTRA PREMIER , INTERVENENDO AL FORUM "l'ITALIA DEL FUTURO" ORGANIZZATO DA VESPA NELLA SUA MASSERIA PUBLIESE, E' STATA CATGORIGA : " SUL MES NON HO CAMBIATO IDEA.NON HA SENSO RATIFICARE LA SUA RIFORMA SE NON SAI COSA PREVEDE IL NUOVO PATTO DI STABILITA' E CRESCITA: NON SONO CONVINTA SULLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE." Stai a vedere che ora dirà che lei fa gli "interessi nazionali" e, quindi, non vara il Mes se la sua presunta amicaVon del Leyen ( tra le due sempre sorrisini, abbracci e così via) non fa quei cambiamenti al Patto di Stabilità che Palazzo Chigi chiede e che gli altri partners europei non intendono affatto darci. Cosi' non solo gli "interessi italiani, vanno a farsi benedire , ma ci siamo fatti nemici tutti gli altri governi che attendono il nostro sì al Mes .Non ingannino certi incontri ufficiali come l'ultimo tra la Meloni ed il cancelliere tedesco Scholz che ha definito buoni i rapporti tra i due Paesi anche nella speranza di facilitare il si' al Mes .Sarebbe interessare chiedere ai tedeschi quale giudizio danno del governo Meloni dopo il nostro nuovo no all'atteso provvedimento. Si illude Palazzo Chigi di ottenere successo con un vero e proprio ricatto politico quando l'Italia volge le spalle allo stesso Cancelliere tedesco ed al presidente francese Macron che non intendono seguire Biden nella sfida alla Cina , forti di un recentissimo sondaggio dell'European Council on Forein Relations che dimostra come i cittadini di ben 11 Paesi della Comunità (Austria,Bulgaria, Danimarca,Francia, Germania Italia,Olanda,Polonia, Spagna ed Ungheria) condividano le posizioni di Macron "di apertura di credito politico e commerciale nei confronti della Cina di Xi Janping " considerata "partner necessario" e "non come un Paese che sfida e vuole indebolire l'Europa".Il presidente francese, come ricorderete, di ritorno da una visita a Pechino( con un seguito di imprenditori transalpini quando Scholz l'aveva da poco preceduto ) aveva chiaramente detto: "Taiwan non e' una crisi europea", aggiungendo :"Restiamo alleati degli Usa, ma non seguaci" .I cittadini europei gli hanno, ora, dato ragione con il 62% schierato sulla neutralità e il 23% con gli Usa , 10%non si pronuncia-non sa ed il 4% parteggia per la Cina. Ben il 74% afferma ,inoltre,che l'Europa dovrebbe diminuire la dipendenza militare dagli Usa ed investire nelle proprie capacità di difesa, per la verità facile a dirsi, difficili a praticarsi in tempi brevi anche perchè solo la Francia ha il nucleare. Comunque, in tutti gli 11 Paesi del sondaggio la neutralità e' maggioritaria e scende sotto il 50%, osia al 49,1% solo in Svezia con un 35% per gli Usa.Anche la Polonia che presenta la seconda percentuale a favore degli Usa, 31%, è per il 51% per la neutralità per arrivare al 53% in Francia ( qui c'è anche la debolezza interna di Macron) contro il 24% per gli Usa, mentre in Germania glu Usa ottengono il 23% contro il 60% per la neutralità che registra il massimo -73%- nell'Ungheria di Orban, il 64% in Spagna ed addirittura il 65% in Italia, dove gli Usa hanno una preferenza di appena il 18% . Da registrare anche un 7% a favore della Cina in Francia, Germania ed Olanda. Con questi dati la Meloni dovrebbe fare un'attenta riflessione sul suo superatlantismo bideniano che non ci offre alcun vantaggio, come stiamo vedendo con la successione a segretario generale della Nato, e va contro persino agli orientamenti degli elettori di Fratelli d'Italia che per il 67% sono contrari all'inizio di armi a Kiev. Ho l'impressione che se continua così, dopo le presidenziali americane e le nostre elezioni europee, contemporanee il prossimo anno, noi italiani ci troveremmo molto male se non correremo ora ai ripari : e' tempo che i moderati, maggioranza nel Paese, escano finalmente dal loro letargo politico: Prima che sia troppo tardi.
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