IL RITORNO DI GIANNI LETTA PER PREPARARE IL FUTURO DI FORZA ITALIA FORSE CON RENZI, MENTRE L'ANTIBERLUSCONISMO, DURO A MORIRE, CONTINUA FAR DANNI ALLA SINISTRA
di Sergio Bindi
La famiglia Berlusconi rimane al fianco di Forza Italia come ha confermato una lettera di Marina letta da Tajani, in predicato presidente pro tempore, durante la conferenza stampa, presenti i due capigruppo parlamentari e quello dei 10 eurodeputati forzisti. Tutto all'insegna del "volemose bene", ossia di una unità dichiarata, ma in realtà tutta da costruire. Nell'incontro odierno con i giornalisti la presidente dei senatori berlusconiani, Licia Ronzulli, notoriamente critica dei vertici nel recente passato, ha fatto,a modo suo un inno all'unità. Innanzitutto ha detto, com era scontato dato che si tratta di applicare lo statuto del partito, che " si tratta di un percorso pienamente condiviso" quello tracciato dal ministro degli Esteri , quindi ha ammesso " è chiaro che siamo in mare aperto" come a dire qui tutto puo' avvenire, pur aggiungendo :" chi va in barca a vela sa che è necessaria l'armonia della squadra : dobbiamo praticare l'unità senza farci condizionare da quelli che vorrebbero un partito litigioso , diviso e debole:Non sarà così" E se nel "mare aperto" si scatenasse una tempesta , magari non subito ? In questa fase i dirigenti debbono praticare il tentativo di intesa, ma cosa accadrà quado si passerà agli atti concreti ? La famiglia Berlusconi, con Marina in testa, lo sa bene, per ora ha coperto il fronte Meloni , ma solo il ritorno in campo di Gianni Letta puo' garantire una navigazione meno accidentata con la prospettiva di cambiamenti positivi nella politica dei moderati ,mettiamo con una leadership di Matteo Renzi, che il Cavaliere considerava un su vero erede. Questo è avvenuto con il Gianni che ha detto : "io non faccio politica, non scendo in politica Ho un impegno di lealtà con la famiglia Berlusconi e lo manterrò" Così si è trasferito, di fatto, ad Arcore , dove andava solo per brevi incontri o occasioni importanti imprenditoriali e politiche. Sarà lui, quindi, ad operare, come sempre, dietro le quinte, dare , soprattutto a Marina e Piersilvio preziosi suggerimenti a 360 gradi ed a muoversi ,grazie ai molti contatti che ha ed alla grande stima di cui gode , a favore dei Berlusconi. Credo che il suo essere rimasto , di fatto,democristiano e ,quindi,non iscritto a Forza Italia gli consenta ampia possibilità di manovra , operando , probabilmente, per la costruzione di un forte centro collegato con il Partito Popolare Europeo , centro che potrebbe essere un'importante novità della politica non solo italiana e tale da attrarre elettori nelle elezioni europee del prossimo anno. Ho l'impressione che tutta questa possibile movimentazione preoccupi chi, a sinistra, è ancora ammalato di anti-berlusconismo senza comprendere che, forse, per la via che cerca di tracciare Gianni Letta ( che non condivise la decisione del Cavaliere di non votare piu' il governo Draghi ) puo' sorgere un'alternativa reale alla Meloni, inducendo anche la Lega a cambiare compagni di viaggio in Europa. Navigare in "mare aperto" soprattutto se a vela, puo',dunque, portare ad approdi non previsti perchè molto dipende dal tipo di vento che soffia e dall'altezza delle onde se calme o agitate. Di certo l'antiberlusconismo di ritorno vede il Cavaliere dappertutto anche da morto e lo vede in molte leggi dell'attuale maggioranza, figurarsi la riforma della giustizia targata Nordio che considerano la realizzazione di un sogno postumo di Berlusconi appoggiata anche dal Terzo Polo, dimenticando che per Renzi è una battaglia che ha proseguito anche sul "Riformista" quasi ogni giorno e che Calenda considera , per quel che attiene l'abolizione del reato di abuso d'ufficio, suo cavallo di battaglia, abolizione invocata anche da molti sindaci del Pd. E', n proposito, significativa a dichiarazione della coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita :"il ministro Nordio conferma la sua serietà : aveva detto che avrebbe fatto la riforma della giustizia .Così è stato fatto. Noi lo sosteniamo, dando il nostro contributo .Il garantismo non è un'opzione, è scritto nella Costituzione." Sulla stessa linea Calenda : che precisa voto il ddl perchè contiene l'eliminazione dell'abuso d'ufficio,che è una nostra battaglia, non per Berlusconi". E' quello che, invece, sostengono gli antiberlusconiani di ritorno , affermando che la riforma della giustizia "contiene tutti i cavalli di battaglia del creatore di Forza Italia" e "La Repubblica" aggiunge provocatoriamente :"che sia il primo passo verso la nuova Forza Italia e la costruzione di un centro moderato alleato di Meloni con Renzi leader?" Che possa essere il primo passo per un entro moderato guidato dall'ex-premier è probabile, ma non "alleato di Meloni" perchè Italia Viva accetta transfughi forzisti, ma a patto che escano dall'attuale maggioranza .Questo particolare è stato volutamente ignorato dal quotidiano diventato portavoce dell'antiberlusconismo di ritorno .
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