BLINKEN A COLLOQUIO ANCHE CON XI ( "INCONTRI SINCERI E COSTRUTTIVI" AFFERMANO LE DUE DIPLOMAZIE) : PASSI AVANTI,QUINDI, VERSO IL DISGELO SINO-AMERICANO ED IL MINISTR DEGLI ESTERI QIN ANDRA' IN VISITA A WASHINGTON. L'ESIGENZA DEL PRESIDENTE BIDEN , IN PIENA CAMPAGNA PRESIDENZIALE, DI CHIUDERE POSITIVAMENTE IL FRONTE CINA E LA NECESSITA' DI pECHINO DELLA PRESENZA DI IMPRENDITORI USA ,CONSIDERANDO IL RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA CINESE FANNO BEN SPERARE ANCHE PER L'INFLUENZA CHE NE DERIVEREBBE PER UN CESSATE IL FUOCO IN UCRINA.
di Sergio Bindi
Finalmente è possibile un sospiro di sollievo , leggendo le sottolineature delle diplomazie statunitensi e cinesi che i colloqui di Pechino tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ( e' la prima volta ,nella presidenza Biden, che un big di Washington va in visita in Cina) , il ministro degli Esteri Qin Geng , poi il capo della diplomazia del Partito Comunista Cinese Wang Yi e, a conclusione, con Xi Janping sono stati " sinceri e costruttivi": Non sarà ancora il disgelo tra le due potenze , ma certamente è un positivo passo avanti che vedrà Qin in visita a Washington e, forse chissà?, addirittura un vertice tra Biden e Xi). Mi sembra, comunque, importante che la televisione cinese di Stato abbia dato particolare risalto alle ore di colloquio dell'esponente governativo americano con i big di Pechino ( quasi tre ore con Xi) riportando che Blinken ha detto che gli Stati Uniti "non cercno una nuova guerra fredda , non cercano di cambiare il sistema cinese, non cercano di opporsi alla Cina,rafforzando il rapporto con gli alleati, NON OSTENGONO L'INDIPENDENZA DI TAIWAN E NON HANNO INTENZIONE DI ENTRARE IN CONFLITTO CON LA CINA". A sua volta Xi ha rilevato che "la comunità internazionale è generalmente preoccupata per lo stato delle relazioni sino.americane e non vuole assistere ad uno scontro tra i due Paesi e non è disposta a scegliere con chi stare", quindi - come ha chiosato anche Wang Yi, vanno gestite"le differenze insieme " ,siamo per stabilizzare le relazioni e lavorare insieme per trovare un modo corretto per far sì che Cina e Stati Uniti vadano d'accordo nella nuova era" Questo anche" perchè - ha sottolineato il capo supremo cinese ."il mondo non vuole scontri tra noi".Ovviamente i big di Pechino hanno anche confermato che su Taiwan non ci sarà"nessun compromesso o cedimento perchè il mantenimento dell'unità nazionale è sempre al centro degli interessi della Cina" Il fatto che Blinken abbia detto che "gli Stati Uniti non sostengono l'indipendenza di Taiwan" va in questa direzione anche , se probabilmente, l'esponente di Washington, avrà spiegato che, al momento, è meglio rimanere con lo status quo. In sostanza, da Pechino sono venute notizie capaci di rasserenare un pò la tesa situazione internazionale anche perchè nelle molte ore di colloquio si sono affrontati tutti i temi sul tappeto ( compresa la guerra in Ucraina) ed una futura intesa sino-americana porterebbe davvero ad un nuova era geopolitica e geoeconomica. In un mondo che pareva quasi alle soglie di un'apocalisse nucleare c'è davvero da tirare un sospiro di sollievo ,augurandoci che alle premesse seguano fatti concreti. E sarebbe una conferma che le preghiere e le iniziative di Papa Francesco hanno avuto effetto.
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