SALVINI VUOLE SUBITO L'AUTONOMIA,MA LA MELONI PRIVILEGIA ALTRE RIFORME ISTITUZIONALI, PUR DISPOSTA A RINUNCIARE AL PRESIDENZIALISMO A FAVORE DEL PRIMERIATO . SU TEMI IDENTITARI SIA PER LA LEGA , SIA PER FRATELLI D'ITALIA E' GIA' SCONTRO TRA LA PREMIER ED IL VICEPREMIER-MINISTRO CON IL SECONDO CHE VUOLE INDEBOLIRE LA PRIMA E POTNO A ROMPERE SE NON OTTERRA CIO''CHE VUOLE A PARTIRE DALL'AUTONOMIA
di Sergio Bindi
La premier Meloni non teme affatto la Schlein ed un'opposizione frammentata, divisa , ma la preoccupa Matteo Salvini, sempre piu' baldanzoso per la Lega che pare recuperare voti , com è accaduto in grande stile, nelle recenti regionali del Friuli Venezia Giulia con il quasi crollo ,rispetto alle elezioni politiche, di Fratelli d'Italia.Merito,certo,soprattutto del presidente uscente Fedriga, rieletto alla grande ed oggi a capo della Conferenza dei governatori, ma indubbiamente si è trattato di un segnale che ha rianimato il leader leghista che non ha mancato di lanciare missili subacquei alla Meloni , anche non condividendo il suo superatlantismo ed anti-putinismo , quest'ultimo scoperto all'improvviso per compiacere Biden, dimenticando le passate simpatie moscovite. Ora Salvini è furibondo per l'evidente rinvio dell'autonomia , non proprio compatibile con il presidenzialismo che pace tanto a Fratelli d'Itlia anche se la Presidente del Consiglio pare pronta a ripiegare sul "sindaco d'Italia" o qualcosa del genere all'insegna della " novità italiana" A fare andare su tutte le furie il Matteo della Lega è stato il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato( dove la proposta Calderoni ora è collocata) , il meloniano Alberto Balboni che, nell'accogliere quasi con soddisfazione le proposte della maggioranza (16) e dell'opposizione (29) dell'audizione di esperti, rappresentanti delle orze sociali e sindacali e così via per avere pareri sul progetto di autonomia , se n'è uscito con un clamoroso :"POSSIAMO PRENDERE IL TEMPO CHE SERVE PER APPROFONDIRE, IN FONDO NON è UN DECRETO CHE HA UN TERMINE PER LA CONVERSIONE" Cosi' martedì Balboni riunirà il l'ufficio di presidenza della commissione per il calendario di questa lunga serie di audizioni che allungheranno di molto i tempi per iniziare un vero esame della proposta Calderoli. E poichè è noto che l'autonomia non piace a molti in Fratelli d'Italia ed anche la Meloni è a dir poco tiepida appare evidente la volontà dei meloniani di rinviare il piu' a lungo possible il confronto su una riforma che già sta dividendo , nel dibattito non solo politico, il Nord dal Sud. Per la Lega, però, l'autonomia è il cuore del suo programma, i big governatori Fontana , Fedigra e Zaia ( gli ultimi due "draghiani") non perdono occasione per dire : o si approva l'autonomia od è inutile stare in questo governo. In sostanza per la Meloni mi pare valga il famoso detto :" dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Dio"!
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