E' SOLO UNA "GRANDE SCENEGGIATA" LA ROTTURA TRA RENZI E CALENDA : SERVE AL LANCIO DEL NUOVO PARTITO
di Sergio Bindi
Se le sono dette di tutti i colori tra calendiani e renziani, anche i leader ci hanno messo un pò di loro, ma tanto per colorar meglio la finzione ed ingannare la maggiorparte dei commentatori che li han sempre descritti come fossero cane e gatto . Certo sono due personalità dilaganti anche se l'ex-premier s'era messo da parte lasciando il campo all'ex-ministro che, guarda un pò!, il dicastero l'aveva avuto proprio dal Matteo toscano .Alla rottura non ci credo e non ci credo anche perchè, divisi, sono politicamente molto deboli con il rischio , stando all'odierno 7,5% dei sondaggi, di non superare lo sbarramento del 4% per avere eurodeputati il prossimo anno , oltre non avere i numeri a Camera e Senato per costituire gruppi autonomi e, quindi, dire addio ad un bel pò di euro , di uffici e consulenti. In sostanza sarebbe , dotto tutti i punti di vista, un "divorzio costoso " , come sottolinea "Il Messaggero" di oggi, Per questo le motivazioni del contendere tra Italia Viva ed Azione fanno sorridere perchè smentite dalla realtà e non mi sembra un caso che dopo tutti gli scontri "virgolettati" e le presunte "veline "velenose di Azione , Calenda abbia convocato per oggi il Comitato politico per varare il partito unico, sostenendo, inoltre, che ha sempre detto di volere che ci siano piu' candidati per il segretario da eleggere ( alcuni renziani avevano detto :"è preoccupato per questo, teme di perdere" ) e Renzi abbia sottolineato :"il progetto è troppo importante per litigare, sciolgo Italia Viva dopo il Congresso .E proprio lo scioglimento del partito (che ora ha come presidente l'ex-premier ) era la materia principale del contendere secondo molti quotidiani , dimenticando che tale scioglimento sarebbe avvenuto, come da intese e secondo le regole ("le hanno dettate loro", ossia i calendiani ha chiosato Maria Elena Bossi , aggiungendo "Matteo si è messo da parte con umiltà"), cioè con procedure democratiche al termine delle quali con l'elezione dei vertici del partito unico non ci sarebbero piu' state Italia Viva ed Azione.. Certo i due leader hanno fatto bene le loro parti e chi avesse preso per buone le risposte date da Calenda a Maria Teresa Meli su "Il Corriere della Sera" di oggi sarebbe stato fuorviato da battute come queste :"Se siamo al divorzio? Chiedetelo a Matteo"; "Renzi deve sciogliere Iv Io lavoro 25 ore al giorno ,lui vuole le mani libere...è in altre cose affaccendato,ma da cui dipende ogni singola decisione." Nel contempo quel Matteo birichino concordava la riunione odierna del Comitato Politico che darà il via al partito unico. Il risultato della "grande sceneggiata" è la grande attenzione suscitata sull'iniziativa dei due leader con indubbia attrazione dell'area moderata , dei riformisti del Pd , di una parte dei leghisti e di Forza Italia , dove il capo indiscusso Silvio Berlusconi ,ancora in terapia intensiva ,ma in ripresa, ha da tempo visto ( anche su parere di Gianni Letta) il suo erede politico in Matteo Renzi .
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