ELETTI PER ACCLAMAZIONE ( IN MODO DA NON FAR EMERGERE I NON POCHI DISSENSI)I NUOVI CAPIGRUPPO PARLAMENTARI DEL PD E DI QUELLO DEI SENATORI FORZISTI . MA COSA ACCADRA' NEI DUE PARTITI ANCHE A BREVE TERMINE ? l'ARIA E' DI UN PROBABILE TERREMOTO POLITICO.
di Sergio Bindi
Sia il Pd , sia Forza Italia ha scelto la strada dell'acclamazione dei nuovi capigruppo parlamentariper nascondere le divisioni interne . Tra i dem la Schlein ha fatto l'en plein , accontentando, comunque ( quindi contraddicensi con il no iniziale a "cacicchi e capibastone) con la Chiara Braga alla Camera la forte corrente capeggiata dall'ex-segretario ed ex-ministro Franceschini che , nelle primarie si era schierato con la vincitrice( grazie ai gazebo e ilvoto anche di iscritti ad altri partiti, in primis del M5S ) , mentre i riformisti sono rimasti in posizione critica di attesa. In Forza Italia , invece, si è iniziato con l'eleggere,sempre per acclamazione, il nuovo capogruppo al Senato ,in sostituzione della ex-potente Ronzulli , Paolo Barelli, fedelissimo di Tajani che smentisce la notizia di scissioni :parlare di scissioni - ha detto- mi sembra un periodo ipotetico dell'irrealtà" Ed ha aggiunto :"Forse la sinistra spera così,ma le correntinon sono mai esistite.C'è un solo leader La linea politica l'ha sempre data e la darà sempre Berlusconi." E se non piacesse come non anni addietro , ma pochi mesi or sono non è oiaciuta a big forziste come la Carfagna, la Gelmini ( ambedue da 20 anni in Forza Italia) e la Giusy Versace passate ad Azione di Calenda .Mi pare, quindi, che il vice-presidente e coordinatore di Forza Italia,nonchè ministro degli Esteri e vice-presidente del Consigio intandem con Salvini abbia lamemoria cortissima e non si ricordi anche degli addii dell'attuale presidente della Liguria, dell'ex-ministro dell'Interno Alfano , per non parlare di Gianfranco Fini. Non mi pare, tra l'altro, che la Ronzulli l'abbia presa bene ,premettendo ad un sua lunga e ondivagante dichiarazione :" stupisce e puo' stupire la tempistica ed i modi" in cui è avvenuto il cambiamento per poitentare dispiegare :anche per quanto riguarda il mio collega Cattaneo la linea l'hasempre data Berlusconi.Scissioni ? Chiariamo : non c'è nessuna corrente Ronzulliana, di deputati e senatori vicini a me: Sono in questo partito da 20 ani ( guarda caso stessi anni delle due ex-big passate al Terzo Polo Azione-Italia Viva ) ed è ovvio che ci siano persone piu' o meno vicine,ma umanamentem non certo politicamente:La linea politica di Forza Italia è una sola e la da il presidente Berlusconi ,parlare di ncorrenti è stupido come è stupido dj parlare di scissioni:FI deve rimanere compatta." Quindi un'alttra precisazione che non solonon precisa, ma finisce per sottoineare la clamorosa retrocessione dell'ex-potente :"Avevo già da tempo di lasciare la guida della Lombardia perchè chi fa il capogruppo al Senato deve fare un lavoro a tempo pieno.Il Presidente mi ha chiesto di restare fino alla fine delle elezioni regionali ed io le elezioni regionali PENSO DI AVERLE VINTE" Ed allora perchè, essendo mandata a casa da capogruppo al Senato, quindi senza un lavoropolitico a "tempo pieno" perchè gli è stata tolta anche la guida della Lombardia addirittura dopo aver vinto ? E vinto come ha ripetuto un altro in odor di scissione come Giorgio Mulè : nei sondaggi siamo all'8,5% ,quindi "male non abbiamo fatto"! Misteri forzisti , si fa per dire , perchè ormai chi comanda e la Marta, compagnadi Berlusconi : a lei -strettamente collegata anche con la figlia del cavaliere Marina che qualcuno vorrebbe si decidesse ad entrare direttamente in politica - si rivolgono i dirigenti forzisti, ai quali non credo affatto piaccia la speranza-sogno ( direi illusione) berlusconiana di un unico partito del centrodestra con il Cavaliere presidente , la Meloni segretaria operativa e Salvini vice. Comunque sia con Forza Italia che cala nei sondaggi ed i"ronzulliani" messi bruscamente all'angolo e con l'attrazione del nuovo partito in itinere centrista-liberale- riformista-popolare di Calenda-Renzi è assai probabile una scissione non grande degli esclusi. Lo stesso vale per i dem perchè il supermovimentismo ed il "prendo tutto io" della Schlein fa venire l'articaria - come direbbero in Toscana - a non pochi. Non mi sembra, ad esempio, l'abbia presa molto bene la defenestrazione l'ex-caporuppo al Senato Simona Malpezzi.La sua sottolineatura mi pare quasi una dichiarazione di guerra :"la segretaria Schlein ci ha chiesto la fiducia massima per lavorare tutti insieme;CONDIVIDO (e si è dimessa da capogruppo-ndr) E AGGIUNGO CHE QUESTAFIDUCIA DEVE ESSERE RECIPROCA PERCHE' NON CI CONOSCIAMO ANCORA E BISOGNA DARE TEMPO.SERVE LA VOLONTA' DI CONOSCERSI E RICONOSCERSI NELLE DIFFERENZE CHE SONO LA NOSTRA RICCHEZZA" UNA POSIZIONE, QUESTA,CONDIVISA NON DA POCHI NEL PD e non è stata certo un contributo positivo allunità la dichiarazione post-elezione per acclaazione del nuovo capogruppo al Senato Francesco Boccia, ormai leader dei pasaradan schleiniani :"iniziamo il lavoro parlamentare di raccordo con il partito che avrà l'ascolto delle piazze, dei luoghi delle proteste e i luoghi delle sofferenze degli italiani al centro dell'azione." Qui siamo alla sinistra estrema , addirittura oltre gli stessi grillini ,ossia molto distanti dal consiglio dato al Pd non da un bieco conservatore , ma da un'icona del centrosinistra e dell'Ulivo come Romano Prodi , secondo il quale il rinnovamento dem e la politica non si fanno nelle piazze, ma studiando e progettando. E se ha ragioe lui, come io ritengo, che futuro potrà avere un partito boccian-schleinista ?
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