LA SCLEIN VINCE LE PRIMARIE PD, RIBALTANDO NEI GAZEBO, IL VOTO DEGLI ISCRITTI GRAZIE ALLAPPORTO ANCHE DI NON POCHI NON ELETTORI DEM NEL TRIPUDIO DELL'ESTREMA SINISTRA E DEL M5S CHE CON IL LEADER CONTE DICE "ORA INSIEME PER TORNARE A VINCERE .RICONOSCIUTI I NOSTRI TEMI". CHE ACCADRA' ORA NEL PD CON QUESTA SVOLTA DI SINISTRA-SINISTRA E CON UN FONDATORE COME FIORONI CHE HA GIA' DETTO ADDIO E CHE I RIFORMISTI DELL'EX-MINISTRO GUERINI ALL'ANGOLO ?
di Sergio Bindi
Il milione e passa di cittadini andati in fila, domenica, ai 5500 gazebo in un giornata di maltempo , una giovane donna che vince quasi a sorpesa,ribaltando i risultati degli iscritti del Pd che avevano scelto Bonaccini ed il fatto che possa formarsi uno schieramento progressista capace di rigenerare , chiarendola, la scena politica italiana ,con le varie e diverse culture che finiscono, di nuovo, ai loro logici posti sono fatti che rafforzano la nostra malata democrazia che da tempo tempo attende d'essere democratizzata . Questo è il dato rilevante di una domenica politicamente positiva da qualsiasi parte la si guardi. Credo, quindi, abbia pienamente ragione quando Elly Sclein dice "abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione" , ma nel contempo non ritengo nel Pd ,che ha disegnato ed ha attratto anche non elettori dem, vi possa essere spazio per i tradizionali riformisti , per coloro che si impegnavano in un vero centrosinistra. La stessa Sclein l'aveva fatto capire sia quando ,replicando alla meloni del "sono Giorgia,sono una donna, sono una madre, sono cristana", aveva detto" sono una donna, amo una donna, non sono una madre, ma non sono meno donna per questo"; sia dopo la vittoria : "è un lampo nel buio.Stavolta si accende a sinistra.Il pd è un porto non aperto, spalancato .Dobbiamo ricucire le spaccature che si sono prodotte in questi anni .Il pd sarà il partitodei diritti, che si batterà contro le disuguaglianze e per il salario minimo:Saremo un problema per la Meloni.Terremo unito il partito ma senza rinunciare a una chiara direzione di marcia di cambiamento." Ecco un chiaro e avviso ai naviganti dem e musica per le orecchie di Conte , di Fratoianni ,Zingaretti,Speranza, Provenzano, Zan, Silvestri( capogruppo grillino alla Camera e per il gurù della sinistra, Bettini. Contento addirittura anche Calenda che vede la possiblità di irrobustire il terzo polo con i fuoriusciti dem : "ora siamo noi a rappresentare i riformisti ", lanciando la partenza del partito che unisca oltre ai riformisti,i liberaldemocratici ed i popolari " E proprio un big popolare, tra i fondatori del Pd, come Beppe Fioroni , ha detto addio ai dem con la motivazione " è un Pd distinto e distante da quello che evevamo fondato e che metteva insieme culture diverse dlla sinistra al centro, coni cattolici democratici, i popolari, la Margherita.Oggi, legittimamente, diventa un partito di sinistra che nulla a che vedere con lanostra storia, con i nostri valori e la nostra tradizione". E se Bonaccini , formatosi alla scuola del comunismo emiliano e,quindi, alla fedeltà alla "Ditta" , oltretutto spesso non in linea con Mosca,, ha ammesso la sconfitta, prima che finisse lo spoglio delle schede, congratulandosi con la vincitrice e mettendosi sua disposizione, il sindaco di Bergamo Gori non sa se il Pd sarà ancora il suo partito e Beppe Sala, primo cittadino di Milano, pare quasi in attesa :"Mi sembra abbastanza scontato che il Pd sarà un partito che guarda un pò a sinistra dopochè bisogna fare i conti con il realismo e con il fatto che nemmeno Elly Sclein voglia accontentarsi di un partito al 17%.So benissimo che il suo cuore batte piu' a sinitra rispetto all'ipotesi Bonaccini." E proprio Pina Picernia, che con Bonaccini era in tandem, evoca il fatto che ai gazebo hanno votato anche i non dem , ribaltando i riultati espressi dagli iscritti al Pd :"Nelle tante cose lette, viste ed ascoltate di influencer. intellettuali, consiglieri comunali e regionali, scrittori gornalisti era evidente che ALLE URNE SI SAREBBERO RECATI MOLTI NON ELETTORI DEL PD CON L'OBIETTIVO DI CAMBIARE LA LINEA POLITICA DEL PARTITO, UNA LINEA NUOVA IDENTIFICATA CON LA CANDIDATURA DI ELLY". A suo avviso ,quindi,"l'esito del voto rappresenta una novità nel campo progressista ed è destinato forse a cambiare il modo in cui concepiamo la rappresentanza" Un modo elegante, questo, per dire che con questo tipo di primarie ( voluto dalla Sclein da pochissimo iscrittasi tra i dem) gli iscritti non contano affatto e chi sceglie il leader del PD può addirittura essere iscritto ed elettore di un altro partito : il riferimento al M5s , a Sinistra Italiana ed ad Europa Verde mi pare evidente. Ho l'impressione" che la "piccola grande rivoluzione politica della nuova leader dem (15 marzo l'assemblea per la ratifica ?) non sia affatto pacifica.
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