LA MELONI "UNA NE FA ED UNA NE PENSA", PER DIRLA CON UN FAMOSO PROVERBIO TOSCANO,MENTRE ILSEGRETARIO GENERALE DELLA NATO QUASI INVOCA LA GUERRA CONTRO MOSCA

 di Sergio Bindi

La Meloni .ignorata dai big colleghi europei,  la prende  male e non trova di meglio , durante il punto stampa a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario , che  esprimere  "una pesante critica" (espressione usata dai massmedia) al presidente francese Macron per  aver invitato ed accolto all'Eliseo Zelensky , decisione definità "inopportuna" alla vigilia del vertice UE .Tutto questo  perchè irritata da vertici franco-tedeschi,  dal Cancelliere tedesco , dal premier olandese e quello britannico  che  hanno incontrato nelle loro capitali il leader ucraino ( stanting ovation del Parlamento di Londra) al punto da darsi da fare per  vedere , in  un fugace incontro nel nord Europa,  il capo di Kiev , annunciando che andrà da lui il 24 di questo mese , anniversario dell'inizio del conflitto. Ovviamente la sua aspra critica a Macron è stata un'occasione d'oro per l'opposizione in Italia . Bonaccini, favorito nella corsa a segretario del Pd, è stato lapidario  :"   raccoglie cio' che ha seminato in Eurpa",mentre enrico borghi , responsabile sicurezza del dem, è andato giu' piu' dro, ancheesagerando :" siamoesclusi dai vertici internazionali piu' importanti  isolti come non accadeva da anni:Serve poco lamentarsi come fa la Meloni:Siamo isolati a causa  dell'atteggiamento  ondivago e inadeguato del nostro governo".  Ora, per fortuna,non è proprio così , ma altri leader di partiti all'opposizione non hanno fatto sconti alla premier che farebbe meglio a smetterla di andare in giro per il mondo per tentare di farsi un'areola internazionale incontrando  i big politici perseguire meglio le vicende italiane con la crisi economica che sta attanagliando troppe famiglie e troppe imprese . La sua ansia di successo la porta ad errori pericolosi come anche quello  di "difendere  l'indifendibile " ( espressione di un suo oppositore), ossia il sottosegetario  alla Giustizia Delmastro e il vice-presidente del Copasir Donzelli. "Una ne fa, una ne pensa" direbbero in Toscana citando un antico detto. Tutto questo senza considerare  l'assurda uscita a Washinton delnorvegese Stoltenberg, segretariomgenerale dellaNato, che  riferendo di una nuova offensiva russa in Ucraina chiama alla riscossa non solo l'Occidente, sostenendo che se vince Putin andrà in malora tutto il mondo e,quindi, occorre reagire :Leggete questo minaccioso passo :"dobbiamo essere preparati per un lungo periodo  a restare in Ucraina PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO SE IL PRESIDENTE PUTIN VINCESSE  IN UCRAINA, SAREBBE  UNA TRAGEDIA PER GLI UCRAINI ,MA ANCHE UNA SITUAZIONE  PERICOLOSA PER TUTTI PERCHE'  MANDEREBBE UN MESSAGGIO AI LEADER AUTORITARI  -NON SOLO AL PRESIDENTE PUTIN,MA ANCHE ALL'ASIA E IN ALTRI LUOGHI- CHE QUANDO USANO LE FORZE MILITARI   POSSONO RAGGIUNGERE I LORO OBIETTIVI:E QUESTO RENDEREBBE IL MONDO PERICOLOSO E PIU' VULNERABILE."  E', QUESTO, UN RAGIONAMENTO  ASSURDO: 1°) GLI AUTOCRATI NON ATTENDONO LA VITTORIA DI PUTIN , PER FARE ALTRETTANTO ,PURTROPPO  LO DECIDONO DA TEMPO COME LA STORIA , LA CRONACA  E LE TANTE GUERRE IN CORSO  INSEGNANO ;2°) IL DISCORSO  DI STONTELBERG NON DICE ESPRESSEMANENTE COME IMPEDIRE LAVITTORIA DI PUTIN , MA LO FA INTENDERE  CON L'APPELLO A TUTTO IL MONDO : FARE LA GUERRA ALLA FEDERAZIONE RUSSA. IN ALTRI TERMINI UNA NUOVA GUERRA MONDIALE TRA OCCIDENTE  E RUSSIA , MANDANDO OGNI GENERE DI ARMI POTENTI AGLI UCRAINI DA PARTE DELL'UE E DEGLI USA COME SPERA  IL BIG DELLA NATO . lA NOSTRA PREMIER mELONI  E' D'ACCORDO ? cREDOPROPRIODI NO ED ALLORA FAREBBE MEGLIO  A CRITICARE DURAMENTE STOLTENBERG PER LA SUA BELLICOSA USCITA  NEL VERTICE CON IL SEGRETARIO ALLA DIFESA AMERICANO E CHIEDERE CHE, FINALMENTE, VENGA SOSTITUITO CON UN GENERALE  DI UN PAESE DEL MEDITERRANEO,  DOVE LA SITUAZIONE E' SEMPRE TESA ANCHE PERCHE' MOSCA QUI HA ANCHE SUE BASI NAVALI. A SOSTEGNO MELONI AVREBBE L'ALTA RAPPRESENTANTE PER GLI  AFFARI DEL DISARMO DELL'ONU, LA GIAPPONESE IZUM NAKAMHSU, CHE, PROBABLMENTE REPLICANDO A STONTENBER, HA DETTO : IN UCRAINA "LA PROSPETTIVA DI UNA SOLUZIONE NEGOZIIATA DEL CONFLITTO  SEMBRA, AL MOMENTO,  ESSERE SCARSA FINTANTO L'ATTUALE LOGICA MILITARE CONTINUERA' A PREVALERE. " GUARDA CASO E', IN ALTRI TERMINI, QUELCHE SOSTIENE PAPA FRANCESCO CHE  LA PREMIER HA INCONTRATO CON GRANDE EMOZIONE HE ATTENDE D'ESSERE TRADOTTA IN FATTI CONCRETI.