ORA E' SCONTRO VERO ( E QUASI UFICIALE)TRA LA MELONI ED IL SUO EX-MAESTRO POLITICO RAMPELLI : CHE ACCADRA' NEL FDI ROMANO ALLA VIGILIA DELLE REGIONALI ?
"Tanto tuonò che piovve", il famoso detto tscna,anche questa volta ha fatto centro : e' guerra tra la premier Meloni ed il suo ex-maestro, oggi vice-presidente della Camera, Fabio Rampelli che controlla nella Capitale un robusto pacchetto di voti soprattutto dinostalici del Msi. Sono lontani i tempi di quando , giovane missina, l'attuale inquilina di Palazzo Chigi militava nella corrente dei "Gabbiani" ,ancora presente e forte a Roma a fianco della "meloniana ", potente anche a livello nazionale. L'ex-big missino ha avuto solo grandi schiaffoni in faccia da quando la sua ex-allieva è al potere nel comune partito .Prima,infatti, gli preferì, come candidato sindaco di Roma, il tribuno televisivo Michetti che perse clamorosamente quando Rampelli avrebbe vinto; poi non l'ha fatto ministro quando tutti gli osservatori lo davano certo, quindi gli ha preferito Rocca come candidato presidente alla RegioneLazio ,pur difronte a sondaggi che lo davano ampiamente vincitore. Infine, ecco, l'ultima bruciante stoccata : ha mandato a casa il super-rampellliano Massimo Milani, sostituendolo ,alla vigili delle "regionali"come coordinatore romano di Fdi, con il supermeloniano giovane deputato toscano Giovanni Donzelli, che lo vedete in tutti i talk show . La decisione - ha detto la premer, è stata adottata dopo aver sentito il coordinatore regionale del partito Paulo Fracassino e "considerata la campagna elettorale per le regionali e anche la necessità di gestire con terzialità la corsa delle preferenze." Riferimento, questo, al casus belli dei rampelliani che domenica scorsa aveva convocato al teatro Brancaccio,invitando all'evento , come Federazione romana tutti gli iscritti al partito nella capitale , presenti tra i candidati alle regionali i due fedelissimi di Rapelli Fabrizio Ghera e Marika Rotondi. Una sfida in pienaregola, alla quale la Meloni ha risposto con un chiaro qui comando io. Il problema è di vedere come reagiranno i rampelliani che, già ,erano sospettati di fare strani giochi per far perdere il candidato presidente regionale Rocca, indebolendo la Meloni, come starebbero facendo sia alcuni leghisti ,compreso il senatore Angelucci,amico anche di Rocca, ma che ha ricevuto fior di favori da parte dell'uscente presidente regionale Zingaretti , ed una parte di Forza Italia vicina alla presidente dei senatori Renzulli che la Meloni non ha voluto ministro. Di certo, comunque, è che la spaccatura all'interno di Fratelli d'Italia nel Lazio appare ora alla luce del sole .
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