IL MINISTRODELLA CULTURA SANGIULIANO, EX-FRONTE DELLA GIOVENTU', EX-MISSINO (CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE A NAPOLI, DEPUTATO MANCATO NEL 2001 , PER QUATTRO ANNI CATAPULTATO ALLA DIREZIONE DEL TG2 FA UNA SNZIANALE SCOPERTA , SOLLEVANDO CRITICHE PUNGENTI ED IRONIE, CHE DANTE ALIGHIERI "FU IL FONDATORE DEL PENSIERO DI DESTRA IN iTALIA "SI', PROPRIO COSI', INVENTANDOSI UN'APPARTENZA POLITICA INESISTENTE ED OLTRETUTTO IMPOSSIBILE NEL DUECENTO QUANDO NON ESISTEVANO DESTRA O SINISTRA .LA MELONI NON HA ALCUNCHE' DA DIRE SU QUESTO SUO ASSURDO MINISTRO ?
di Sergio Bindi
Comprendo che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si ritenga un big- -esponente della destra diciamo anche estrema in Italia, considerata la sua militanza nel Fronte della Gioventu' e ,poi, nel Msi per il quale è stato ache consigliere circoscrizionale a Napoli e candidato( non eletto) nel 2001 per la Casa della Libertà e voglia fare bella figura tra i meloniani riuniti a Milano in vista delle regionali lombarde e laziali, ma arrivare ad inventarsi addirittuo un Dante Aligheri fondatore della cultura di destra in Italia ce ne corre.Qui siamo all'assurdo , all'inverosimile, all'offesa totale della verità , della storia, di tutti glistudi sul "sommo poeta", vissuto in un'epoca- il Duecento- nella quale non esistevano destra e sinistra, ma "imperiali e papalini", come gli ha incisivamente ricordato, Enrico Melatodirettore, tra l'altro,della Rivista di Studi Danteschi". Piu' duro è stato il filosofo Massimo Cacciari, che ha scritto molto su Dante, compresa la prefazione al "Paradiso" poubblicati da "La Repubblica" :" Ridicolo.Non si puo' che ridere davanti ad esternazioni del genere ...E' pura retorica nazionalistica non sorrispondente alla realta'". E' un coro sdegnato dei dantisti piu' noti che sottolineano :"affermazioni prive di senso che rilevano incredibile mancanza di senso storico e della letteratura (Giulio Ferroni) e "presentare Dante come un ideologo del nostro rtempo un'operazione che non sta in piedi e anzi produce l'effetto opposto"( Alberto Casedi) Ovviamente i politici d'opposizione sono andati a nozze e ne cito solo due , quella della presidente dei deputati dem Simona Malpezzi -"paroole assurdee, schiocche, senza senso"- e della Raffaella Paita di Italia dei Valori -"Il ministro della Cultura ha qualche problema con la storia e la Meloni ha qualche problema con la scelta dei ministri". Credo,comunque, che lo stesso Sangiuoliano si rendesse conto di dire questo sproposito perchè in premessa ha precisato :"so di dire un concetto forte,la destra ha culturaa, una grandissima cultura e il fondatore del pensiero di destra nel nostro Paese è stato Dante Alighieri per la sua visione dell'uomo e delle relazioni interpersonali e anche per la sua costruzione politica profondamente di destra" Poi, forse per cercare di attenuare una tale assurdità, ha aggiunto:".Non dobbiamo sostituire all'egemonia culturale di sinistra gramasciana un'egemonia della destra ,ma dobbiamo liberare la cultura perchè la cultura è tale se è libera e aperta ." Ovviamente le assurdità del ministro, applaudite dai meloniani presenti,hanno creato problemi alla maggioranza ed alcuni rappresentati l'hanno messa sullo scherzoso quasi a far credere si sia trattato di un'uscita per divertire .Così sui vari tweet ci sono state assurde battute: Il ministro Crosetto, ad esempio, se n' è uscito con un "Dante tifava per il Pisa" (probabile riferimento al Conte Ugolino dantescamente all'inferno)Si ha il diritto di scherzare , in un momnto di relax,anche rivestendod ruoli istituzionali", aggiungendo l'emoticon che fa l'occhiolino. A sua volta Maurizio Gasparri, replicando con presunta ironia alla critica fatta da Calenda a Sangiuliano, ha scritto :"Calenda, grazie a Sangiuliano, scopre che Dante era un poeta, il sommo poeta e non il titolare della nota pizzeria "Dante il re della Margherita". Sono, per la verità, tentativi pietosi, quindi controproducenti, di attenuare il clamoroso passo falso compiuto dall'ex-missino napoletano Gennaro Sangiuliano che, in un sol colpo, ha distrutto quel poco di buono che aveva fatto nei tg Rai e l'ampio curriculum sul web , ritenuto , comunque, troppo elogiativo.
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