LULA HA VINTO(PER LA TERZA VOLTA), MA GLI ULTRA-SOSTENITORi DI BOLSONARO, CHE ANCORA TACE, INCENDIANO IL BRASILE
di Sergio Bindi
"Volevano seppellirmi vivo,invece sono risorto" queste le prime parole ai sanpaolisti festanti di Lula tornato, per la terza volta presidente del Brasile, dopo essere adirittura stato in carcere per vario tempo a causa di una iniqua sentenza alla fine annullata . "Un gigante" l'ha definito il quotidiano dei Vescovi italiani nel suo editoriale ed è stato davvero ungigante a sopportare grandi ingiustizie, complotti, veleni , accusa , sentenze assurde nei suoi confronti, lui l'operaio che era riuscito a diventare presidente, il cattoico che quando veniva in Italia andava sempre ad Assisi per stare con i frati di San Francesco.Il Brasile, pertroppo, ora sta vivendo la violenta reazione degli ultrasostintori dello sconfitto Jair Bolsonaro, che tace , non ammette la vittoria del rivale almeno mentre scrivo , preferendo convocare riunione nel suo palazzo di Brasilia, consultando anche i militari e taluni osservatori non escludono un colpo di Stato , già conosciuto in passato quando i partiti in lizza si scontrarono non riuscendo nè gli uni nè altri a fare un gverno, fatto abtuale allora nel Paese:Così i militari presero il potere , ma grazie ai colonnelli formatisi nelle scuole di guerra americane e nelle università Usa la gestione fu ben diversa da quella dei loro colleghi argentini: Innanzitutto lasciarono un pò di libertà, non fecero stragi di oppositori , alcuni messi in carcere,ma trattati non male .Grazie alla cultura economica dei colonnelli il Brasile non conobbe la devastazione di altre dittature sudamericane e ricordo d'essere stato stupito, in alcuni viaggi giornalistici nel Paese , nel leggere in alcuni quotidiani critiche proprio ai militari . La conferma del diverso atteggiamento da altre "stellette" dell'America del Sud me la dette un leader dmocratico divenuto presidnte del Senato subito dopo il ritorno brasiliano alla libertà.. Mi disse :"io sono stato anche in carcere, ma i nostri militari complssivamente si sono comportanti bene: Per anni quando i partiti non si mettevano d'accordo erano costretti a prndere il poere per eitare la guerra civile, poi , tornata la calma, lo restituivano ai civili.,ma a forza di farlo - mi aggiunse sorridendo - ci presero gusto ed una volta vollero rimanerci, ma il Paese non ebbe danni a livello economico ed alla fine restituirono il potere a noi politici a patto che fossimo tutti confliti per evitare le vecchue divisioni..Cosa che, provvissoriamente, abbiamo fatto." C'è da augurarsi che questa volta non sia necessario anche un momentaneo ricorso ai militari a causa dei camionisti che bloccano la circolazione in tutto il Paese, incendiand pile di gommoni dappartutto. e che Borsonaro finisca ammettere la sconfitta come gli consigliano di fare i suoi ministri e perfino ha fatto il suo figlio maggiore, invitando i rivoltosi a smetterla.
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