UE DIVISA SUI VISTI AI CITTADINI RUSSI .: NON PASSA IL BLOCCO VOLUTO DAI PAESI BALTICI E DELL'EST .CHE, COMUNQUE, LO ATTUANO
di Sergio Bindi
Non è un buon segnale quello che viene dalla riunone informale, a Praga, dei ministri degli Esteri dell'UE perchè sono emerse ,questa volta volta, le divisioni tra i partners sui visti ai cittadini russi . I Paesi Baltici , Polonia e Danimarca volevano imporre il blocco totale degli accordi del 2014 con Mosca ,mentre Germania,Francia, Italia,Belgio ed Ungheria si sono opposte , limitandosi ad accettare una revisione : Invano il Borrel, il quasi ministro degli Esteri europeo che appoggiava il blocco come ,ovviamente, il leader ucraino Zelensky, ha provato a mediare anche se sempre nella decisione della sospensione. La Germania è stata intransigente ed anche gli altr europei, Italia compresa nella convinzione,espressa anche da Washington, che non è giusto "scaricre sulla popoazione russa le colpe del Cremlino":. Invano Borrell, a mio avviso scioccamente, ha cercato ditoccare anche la corda morale e della sicurezza , sostenendo che "i Paesi che hiedono il blocco e lo stanno già attando, lo fanno per motivi di sicurezza ,esendo confinanti con la Russia e,considerando, che da luglio abbiamo avuto un notevole aumento di visti con russi viaggiare per divertimento e fare shopping come se non ci fosse la guerra in Ucraina": Una sottolineatura che ha irritato non poco tedeschi, francesi,belgi ed italiani che hanno attirato la maggioparte del milione di turisti russi venuti in Europa dall'inizio della guerra:Borrel avrebbe fatto meglio a misurare le sue parole ed ricordarsi dalle foto che mostravano a, ad esempio, a Forte dei Marmi oligarchi russi ed ucraini fare baldoria in noti ristoranti.
La conclusione è stata che una mini-revisione si farà- oggi è facilissimo e semplicissimo avere il visto -anche dopo la scoperta di una Mata Hari russa infiltratasi nella Nato a Napoli , ma la Commissione , che aveva di fatto annunciato il blocco,ha dovuto fare marcia indietro .Di certo c'è che sarebbe meglio avere un rappresente della politica estera Ue piu' accorto ed almeno piu' diplomatico : il mondo cambia velocemente così come la geopolitica e l'estremismo non paga mai:
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