SUREZZA ENERGETICA : I CLAMOROSI ERRORI DELL'UNIONE EUROPEA CHE PERSEGUE NEL FARLI, SFIDANDO LA RUSSIA SUL GAS
di Sergio Bindi
Gli antichi romani avrebbero detto, riferendosi all'Unione Europea che ha ignorato la sua sicurezza energetica ,"errare humanum est,perseverare autem diabolicum:" Non credo che questo famoso adagio abbia bisogno di traduzione da un latino che, purtroppo, si insegna sempre meno nelle nostre scuole nonostante sarebbe molto formativo . Quel che è certo indica le responsabilità di Bruxelles nell'aver ignorato i rischi di una nostra eccessiva dipendenza energetica da Mosca e non aver provveduto, tempestivamente a ricercare alternative nel settore dei combustibili anche all'inizio dell'invasione putiniana all'Ucraina , alla quale abbiamo giustamente dato solidarietà, ma anche mobilitato a suo favore la Nato e,adottato,su imput degli Stati Uniti, sanzioni contro il Cremlino, senza un'attenta valutazione dei contraccolpi sulla nostra economia, ed inviato armi via via sempre piu' pesanti ,ritenendo di dover difendere i valori occidentali e nella convinzione che così Putin sarebbe stato sconfitto.. Così non è stato, le ripetute sanzioni contro Mosca ( i vertici UE stanno preparando addirittura l'ottavo pacchetto di sanzioni) per indebolierla e renderla difficile continuare a sotenere la guerra contro Kiev , hanno, per ora fallito i suoi obiettivi.Anche qui è stato commesso un errore madornale perchè proprio noi europei eravamo costretti a rimpinuare le casse del Cremlino ogni giorno con i miliardi di euro che versiamo per acquistare metano e gas a prezzi sempre maggiori. Invano Mario Draghi aveva proposto,in tempi ancora utili, di imporre il famoso "price cap", ossia un tetto al prezzo del gas russo, che funziona se anche altri Paesi acquirenti lo adottano :La Germania disse no, anche altri big europei furono di quell'idea e ,quindi, siamo andati avanti, diminueando ,sì ,gli acquisti di gas dalla Russia anche per l'intensificazione delle energie alternative, ma sempre continuando a versare a Putin miliardi di euro anche grazie al vertiginoso aumento dei prezzi di gas( con fondati sospetti di maovre olandesi nella borsa energetica di Amsterdam )e petrolio. Tutto questo dimenticando che ,continuando a far sanzioni sino a voler sospendere l'accordo con Mosca sui visti per i cittadini russi, prendendoci addiirttura , in questo caso,le critiche di Washington, Putin avrebbe reagito anche sulla sfida energetica bloccando il flusso di gas dal vecchio ed un pò malridotto Nord Stream 1 (i tedeschi aveva già pronto il moderno Nord Stream 2 bloccato dalle sanzioni). Il guaio è chesiamo persino conti divincere noi questa sfida come ha dettola presidente Von der Leyn :"il "price cp" servirà a ridurre i picchi di domna di elettricità , afissare un prezzo massimo al gas russo proveniente dai gasodotti,ad aiutare i cittadini e le imprese,a dare sosegno ai di elettricità:" Ed ha aggiunto :"Putin sta usando l'enegia come arma tagliando l'offerta e manipolando i notri mercati energetici: Fallirà:L'Europa prevarrà.La Commissione Europea sta preparando proposte per aiutare le famiglie e le imprese vulnerabili a far fronte ai prezzi elevati dell'energia": Tutto bene, quindi, venerdì nel vertice dei ministri dell'energia potrebbero essere accolte quelle proposte ? Puo' darsi, ma il risultato non sarà quello indicato dalla Von derLeyen,certo in buonafede, per il semplice fatto che il"price cap" funzionrebbe se anche gli altri acquirenti di gas e petrolio dalla Russia facessero altrettanto e, questo, purtroppo, è semplice illusione.Ieri un big-Paese come l'India, ritenuto da Bruxelles una possibile Nazione alleata peri massici acquisti di gas russo, ha detto no,"non boicotteremo Mosca" lei sta con il Cremlino che, del resto, le sta facendo sconti come alla Cina e ad altri Paesi acquirenti..E che farà, ad esempio, un nostro importante fornitore di gas come l'Algeria che acquista armi dalla Russia con la quale intrattiene buoni rapporti ? Aggiungete che l'Opec, ossia l'associazione dei produttori petroliferi, sta dando una mano ai russi ed, ovviamente, all'aumento dei prezzi dei prodotti energetici, con la decisione di tagliare la produzione di 100 mila barili di petrolio al giorno. Conclusione : mi pare che l'assurda sfida europea energetica a Mosca siapersa in partenza e da oggi niente piu' gas russo all'Ue perchè - dicono i russi -"è impossibile la manutenzione delle infrastrutture che portano il gas verso ovest ", mancano i pezzi di ricambio che permettono il funzionamento del pompaggio a causa delle sanzioni.Da qui la dichiarazione del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov :" LO STOP ALLE FORNITURE DI GAS PROSEGUIRà FINO A QUANDO L'uNIONE eUROPE NON RITIRERà òE SANZIONI PERCHè SONO QUELLE AD IMPEDIRE LA MANUTENZIONE DELLE UNITA' " ossia dei gasdotti: Bruxelles, invece, intende varare l'ottavo pacchetto di sanzioni insieme al "price cap"al gas russo ,provoando ulteriori rezioni negtive da parte russa.E mi sembra signifiativo che l'Iran ci stia proprio prendendo in giro , offrendosi a fornirci tutto il gas che vogliamo,ovviamente se togliamo le sanzioni anhe nei suoi confronti: Come noto Putin ed i dirigenti iraniani hanno stabilito un mega accordo energetico e sarà Mosca a sfruttare il piu' grande giacimento di gas al mondo esistente in Iran.Non sarebbe il caso di valutare se ancora i notri interessi coincidono in tutto a quelli di Biden che in quanto a sicurezza energetica del proprio Paese è supertranquillo , anzi con l'aumento dei prezzi i suoi petrolieri texani aumentano i già vertiginosi profitti.....
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