NESSUN LEADER DI PARTITO HA LA FIDUCIA DELLA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI CHE ANCORA INDICA MARIO DRAGHI AL 67%, MENTRE IL SUO GOVERNO OTTIENE ANCORA-CASO UNICO NELLA STORIA POLITICA DELLA REPUBBLICA- LA FIDUCIA DEL 64% DEI CITTADINI. . IL CENTRODESTRA AL 44% CON IL CENTROSINISTRA AD UN MISERO 28%,MA COL 41% DI ASTENUTI ED INCERTI IL QUADRO PUO' CAMBIARE : QUESTO IL RESPONSO DELL'ULTIMO SONDAGGIO PRIMA DEL SILENZIO ELETTORALE ED IL VERO VINCITORE SI CHIAMA MARIO DRAGHI
di Sergio Bindi
Ha ragione Ilvo Diamanti nel commentare il risultato del sondaggio Demos per l'Atlante Politico" de "La Repubblica" prima del silenzio elettorale in materia, a scrivere :"la figura del Capo del governo emerge, se possibile, rafforzata, da questa crisi:E appare l'unico vincitore annunciato delle prossime elezioni politiche alle quali non partecipa:Direttamente:Il consenso nei confronti dl governo mantiene,infatti un livello elevto e in lieve crescita.Prossimo ai due terzi dell'elettorato per la precisione il 44%.INOLTRE, TRA I LEADER, DRAGHI RISULTA DI GRAN LUNGA ,IL PIU' APPREZZATO :LA FIDUCIA NEI SUOI RIGUARDI,INFATTI, E' AL 67%." Scusate la lunga citazione,ma essa fotografa una realtà impressionante e, per certi aspetti, preoccupante perchè , stando alla rilevazione odierna, Draghi, dopo il 25 aprile, dovrebbe lasciare Palazzo Chigi con gli italiani angosciati da crisi energetica e crisi economica e, purtroppo, senza piu' il garante che li rassicurava di saper affrontarele due emergenze. Aggiungete che il secondo leader in classifica è Giuseppe Conte (43%) che sta bloccando il nuovo decreto miliardario per aiutare imprese efamiglie, prendendosi l'ira draghiana nei confronti dei grillini :" così fate saltare tutti i sostegni!".Al terzo figura la Meloni (41%), candidata in pectore perPalazzo Chigi (Berlusconi e Salvini permettendo) che non rassicura certo gli italiani quanto ad esperienza governativa ed aplond internazionale.Seguono Gentiloni( che sta a Buxelles)Bonino, Letta e via via gli altri . In sostanza, come iustamente afferma Diamanti, "Mario Draghi continua a costituire il principale, forse unico, referente comune del Paese", ma sarà costretto a dirci addio se gli incerti e parte degli astenuti non faranno cambiare questo quadro certo preoccupante non per rischi di fasciamo che non esistono, ma di non competenza sì anche considerando che mentre dueterzi degli italiani vorrebbe che SuperMario rimanesse a Palazzo Chigi solo il Terzo Polo ha fatto sua l'Agenda Draghi e vuole che il premier rimanga , perfino Letta aspirava a tornare da dove l'aveva cacciato Renzi sperando in uel "campo largo" che per i suoi erori gli si è fortemente ristretto, mettendo a rischio anche la sua ledership tra i dem per aver seguito l'estrema sinistra esterna e quella interna dei Provenzano e degli Orlando ( derivazione Pci) che hanno voluto la squadra dei giovani e sconosciuti candidati. Credo che la stessa Meloni, aldilà delle dicharazioni d'obbligo per mantenere Fratelli d'Italia al primo posto tra i partiti, abbia da qualche tempo i suoi dubbi su una vittoria che potrebbe essere di Pirro e tale da politicamente distruggerla per l'impossibilità-incapacità di poter affrontare il tsunami sociale ed economico che si sta profilando in autunno.Nè credo si fidi troppo di un Berlusconi che , sostento dal presidente del Partito Popolare Europeo Weber , vorrebbe Tajani a Palazzo Chigi, o di un Salvini capace di rompere l'alleanza dopo il voto , tornando draghiano sulla spinta dei suoi governatori, per cercare di salvare la poltrona di leader leghista con l'annunciato lop elettorale che lo cofinerebbe al quarto posto scavalcato anche dal M5S . Sono, quindi, molte le incognite di queste elezioni semi-estive ,oltretutto tenute in un sol giorno .Lo ammettono gli stessi sondaggisti pur dando anche il numero di seggi a favore del centrodestra : l'ultima settimana di campagna elettorale sarà decisiva e tutto puo' accadere.Anche che al Senato nesuno vinca.
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