SALVINI METTE ALL'ANGOLO LA MELONI E GLI ALTRI LEADER CON DUE DICHIARAZIONI A SORPRESA :A) RICORDA ALL'ALLEATADI FDI CHE SBAGLIA AD AUTOCANDIDARSI PREMIER PERCHE' L"INCARICO LO DECIDE MATTERALLA (I QUIRINALE IRRITATO PER LA PRTESA MELONIANA) ;B) PERFEZIONA IL RIPETUTO "TIME OUT" DI CALENDA PER SOSPENDERE LA CAMPAGNA ELETTORALE A CAUSA DELL'EMERGENZA ENERGETICA E PROPONE CHE TUTTII PARTINI SI UNISCANO NEL DARE "PIENO MANDATO A DRAGHI" PER EVITARE IL DISASTRO:
di Sergio Bindi
Due mosse a sorpesa di Matteo Salvini hanno messo,momentaneamente all'angolo, la Meloni e gli altri leaders :La prima, pesante in termini di alleanza di centrodestrae di corretteza costituzionale , è stata rivolta alla Meloni che aveva detto:" se inciamo e Fdl si afferma il Quirinale non può che darmi l'incarico".Il leader leghista, infatti, le ha ricordato :"votiamo, poi sarà il Presidente della Repubblica a scegliere,è una sua prerogativa nominare il Presidente incaricato." Brutto colpo, quindi, alla Meloni,la cui dichiarazione ha irritato moltissimo il Quirinale ( come ha scritto il solitamente bene infrmato Marzio Breda sul "II Coriere della Sera" ) , al quale spetta decidere l'incarico, e "non è possibile"-per alcuno - " autopromuoversi". Messa, così, al suo posto la Meloni ,alla quale ha inviato ache un chiaro messaggio : "anch'io sono in corsa per Palazzo Chigi"come, a mio avviso, si ritiene anche Silvio Berlusconi . Che, male che gli vada, ha la carta di riserva di Tajaini, fortemente sposorizzato dal presidente del Partito Popolare Europeo, il tedesco Weber partito di maggioranza relativa nell'Europarlamento e che ha espresso la presidente Ursula von der Leyen. Avvisata, così, l'alleata-concorrente Salvini ha fatto la supermossa addiirttura drghiana , superando la proposta ,invano ripetuta per tre volte e inascoltata, fatta da Calenda per una sosta nella campagna elettorale un "time out" , usato soprattutto nel basket, ossia in questo caso una sosta piu' lunga, per affrontare tutti insieme l'emergenza energetica. L'appello salviniano ha avuto un tono di alta drammaticità : " su luce e gas facciamo un armistizio o sarà strage di aziende, un disastro assoluto.Non c'è tempo aspettare il nuovo governo è tardi,la politica si fermi, si realizzi, firmi un impegno,.Chiedo al premier di convocre le parti sociali,,la Confindustria, la confcommercio e tutte le associazioni di categori per otenere l'ok di tutti i pariti e daremandato pieno a Draghi" Come corollrio il leader leghista ha indicato l'esempio della Francia e le decisione assunte da Macron, definite giuste ed importanti, in somma un Salvini draghiano e addirittura macroniano, nella sostanza ben distante dalla strategia della Meloni e, certo, in sintonia con Berlusconi.Ovviamente Calenda ha colto la pallo al balzo, rivendicando la primogenitura dell'armistizio e sottolineando "meno male ,almeno uno ( dei leader-ndr) c'è arivato,chiamatelo armistizio o "time out", è lo stesso .Vediamo domani, mettiamoci attorno ad un tavolo e proveremo a trovare un accordo che eviti il disastro." Ovviamente da parte di Azione c'è stata la sottolineatura aveva provato per ben tre volte a proporre questa intesa, sospendendo la campagna elettorale e che, alla fine, Salvini , dopo una prima critica, ha ben compreso il senso vero della proposta: E l'ha fatta propria, comunque ampliandola e indicando in quel che ha già realizzato il presidente francese e nel dare un "mandato pieno a Draghi" la soluzione di un'emegenza che va combattuta a suon di miliardi di euro. Speriamo che i leader dei partiti lo comprendano.
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