LETTA CAMBIA IDEA ED ACCETTA I VETI DI CALENDA E COSI' SCATTA L'ACCORDO .ORA LA BATTAGLIA ELETTORALE SI FA PIU'INCERTA ANCHE SE I SONDAGGI DANNO IN DISCRETO VANTAGGIO IL CENTODESTRA , MA CON IL 40% DI ASSENTEISTI O INCERTI..IL LEADER DI AZIONE :"RENZI?LE PORTE SONO APERTE A TUTTI ED IO CI HO PENSATO MOLTO"
di Sergio Bindi
Letta ha detto un addio definito a Conte , che del resto aveva sparato a zero sul Pd, ed ha fatto marcia indietro accettando i veti di Calenda e siglando il patto con Azione e piu'Europa .Nel documento finale c'è il riferimento esplicito all'agenda Draghi e l'indicazione precisa che Di Maio, Bonelli e Frantoianni non saranno candidati nei collegi uninominali cosi' come i leader dei partiti della coalizione:.Leggete queste frasi sottoscritte dalle tre delegazioni (Letta, le due apogruppo dem Malpizzi e Serracchiani e il coordinatore della segreteria Meloni per il Pd; Calendae il co-fondatore del partito Richetti per Azione ;Della Vedova e Magi per +Europa) :"LE PARTI SI IMPEGNNAO A NON CANDIDARE PERSONALITA' CHE POSSANO RISULTARE DIVISIVE PER I RISPETTIVI COLLEGI UNINOMINALI.CONSEGUENTEMENTE NON SARANNO CANDIDATI I LEADER DELLE FORZE POLITICHE CHE COSTITUISCONO L'ALLEANZA ( ecco tagliate le teste di Bonelli e Frantoianni che era già pronto ad andare al proporzionale ndr), GLI EX-PARLAMENTARI DEL M5S (USCITI NELL'ULTIMA LEGISlATURA ) (ecco tagliata latesta a Di Maio-ndr) E GLI EX-PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA (USCITI NELL'ULTIMA LEGISLATURA).Nero su bianco, dunque,su quel che Calenda voleva e che, ovviamente, è molto soddisfatto del patto : "sono pienamente soddisfatto dell'accordo: C'è un richiamo all'agenda Draghi: OGGI SI RIAPRE LA PARTITA,.... SIAMO SOLIDI,COMPATTI, UNITI, BSTA DISCUSSIONI, SCRITI : ANDIAMO A VINCERE LE ELEZIONI, DA OGGI PER ME OGNI DISCUSSIONE E' FINITA, C'E' LA PARTITA E LA PARTITA LA VINCIAMO." Ecco tornato il Calenda piu' noto , abituato anche ad esagrar, ad essere trionfalista prima del tempo , forte del 30% dei collegi uninoinali avuti insieme a +Europa ,mentre il 70% andrà alla lista del Pd "Democratici e Progressisti" , il tutto al netto dei pochi collegi che andranno ad altre liste collegate . "OGGI E' UN GIORNO MOLTO IMPORTANTE,ABBIAMO DIMOSTRATO GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA'" -chiosa a sua volt Enrico Letta - E' una proposta in grado di essere competitiva e alternativa alla destra.Il patto che abbiamo fatto oggi RENDE LE PROSSIME ELEZIONI CONTENDIBILI,ABBIAMO RITENUTO NOSTRO DOVERE OFFRIRE UNA PROPOSTA VINCENTE :ABBIAMO DIMOSTRATO SENSO DI RESPONSABILITA' : L'iTALIA VALE DI PIu' ISPETTO ALLE DISCUSSIONI INTERNE.", un modo, questo, per giustificare la marcia indietro senza la quale il patto non sarebbe esistito. " Ovvamente a destra non esultano e Tajani ha dimostrato la sua ira ed anche la preoccupazioni per una sfida che pareva tutta in discesa e che ora sicomplica un pò per quei troppi incerti che potrebbero essere attratti proprio dl patto draghiano. Ha, infatti, scelto la strada dell'insultoche non porta da alcuna parte se non ad uno scontro che allontana gli elettori non li porta :"con l'accordo Azione getta la maschera :E' la quinta colonna del Pd e della sinistra .Altro che progetto per creare un nuovo centro; altro che governo Draghi , semplicemente al servizio di chi vuole la patrimoniale per qualche posto in piu'." Invano Matteo Renzi invita ad un confronto serio ,sui problemi, nel rispetto degli avversari: Lui, comunque, fa -come ha annunciato Rosato-il Polo di Centro ed è pronto ad andar da solo con l'obiettivo del 5% , ma Calenda , rispondendo ad una domanda durante la sua conferenza stampa sull'acordo con Letta , gli ha aperto le porte :"Renzi?Le porte sono aperte a tutti ed io ci ho pensato molto (ovviamente a fare insieme il Poloo-ndr)E' del tutto evidente che la rottura forse paga quasi sempre dal punto di vista dei numeri ,ma non si fa politica con i numeri:NON CREDO CHE NESSUNO ABBIA MINACCIATO VETI DAL PUNTO DI VISTA DI COALIZIONE.", ecco un chiro invito a Renzi ed Italia viva a far parte del Patto. Sarebbero almeno un 3% in piu' per la coalizione che vorrebbe battere il centrodestra nel nome di Draghi come è incomprenbile che Letta dica sì all'ultra sinistra e no al nuovo partito di Clemente Mastella che nel Sud ha un interssante pachetto di voti:
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