ACQUE AGITATE NEI DUE SCHIERAMENTI : CALENDA DICE NO A RIVEDERE IL PATTO STIPULATO CON IL PD COME VOGLIONO BONELLI E FRATOIANNI ( CHE GURDANO ORA A CONTE) E LA MELONI DICE NO AD ANTICIPARE CHE SALVINI ANDRA' AL VIMINALE , QUINDI, E' BRACCIO DI FERRO TRA LEGA E FRATELLI DI iTALIA.INTANTO NEL PD E' MARETTA PER I TROPPI CHE SI TROVERANNO FUORI DALLE CANDIDATURE UNINOMINALI PER LE TROPPE CEDUTE AD AZIONE-+EUROPA: , MENTRE RENZI VA IN SOLITARIA RITENENDO DI ESSERE ,POI, DECISIVO NEL DOPO-25 SETTEMBRE
di Sergio Bindi
Ho l'impressione che se continua così questatormentata campagna elettrale che, sotto sotto, è "tutti contro turri " ed ogni partito per sè , ad eccezione del Pd che, per cercare di fronteggiare il centro destra, regala con il segretario Enrico Letta troppe candidature dd Azione e +Europa nell'unonpminale e posti nel proporzionale come diritto di tribuna agli altri alleati , non solo determinando vasto malcontento interno perchè troppi sono gli esclusi , ma anche la durissima reazione sia di Di Maio , contestato oltretutto dalla base dem per non essersi ancora scusato delle gravi offese al Pd per il "caso Bibbiana"; sia, soppratutto di Bonelli(Verdi) e Fratoianni(Sinistra Italiama" che pretendono la rinegoziazione del Patto tra Letta-Calenda-Della Vedova e la stessa considerazione in collegi uninominali data agli ultimi due, ben 30, avendo -dicono-al peggio gli stessi voti:, altro che diritto di tribuna concesso dal leader dem ! Ma Calenda ha messo le mani avanti, dicendo : "Fratoianni e Bonelli chiedono di rinegoziare il patto sottoscritto:NON C'E' ALCUNA DISPONIBILITA' DI AZIONE A FARLO:.L'AGENDA DRAGHI E' IL PERNO DI QUELPATTO:FINE DELLA QUESTIONE." Non pare, tuttavia, che lo sia per Verdi e Sinistra Italiana che hanno un simbolo combo e che già insistevano sull'alleanza anche con i Cinque Stelle,, come sta facendo, pur non ricandodandosi, un big di Articolo Uno come Bersani imitato da altri 361 tra iscritti e dirigenti. Non sarà facile per Letta risolvere , questa volta, la questione e, forse, ora chiamerà piu' di una volta Matteo Renzi, sperando di convincerlo a far parte di una coalizione che non avrebbe piu' l'ultra-sinistra che, intanto, sta dialoganda con i grillini ,ritenendo che ,alla fine, Letta accetterà una alleanza "tecnica" per i collegi elettorali con questa mini-coalizione progressista , sapendo che, così,le chanche di bloccre la Meloni aumenterebbero.Cosa farebbe , in quel caso, Calenda è tutto da vedere :Chi osserva , tra il diaspiciuto perchè Azione ha abbandonato il Polo di centro ed il compiuaciuto, per gli elogi alla sua coerenza ed al suo coraggio d'andare in solitaria con Italia Viva , è Matteo Renzi che da tutto questo caos, da una parte e dall'altra, può attrarre moderati ed incerti con l'obiettivo di essere ancora una volta decisivo convinto com è che, dopo il voto, gli schieramenti si spaccheranno perchè composti da partiti troppo incompatiili tra loro o , addirittura,nessuno vincerà al Senato .Che abbia ragione lui ?
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