TENSIONI NEL CENTRODESTRA E CENTROSINITRA CON LAmELONI CHE PONEUN ULTIMATUM AGLI ALLEATI: O "SI INDICA IL CANDIDATO PREMIER O E' INUTILE STARE INSIEME"" E DOMANI CI SARA' UN VERTICE, MENTRE LETTA APRE LA DIREZIONE DEM , CENTRANDO TUTTO SUL PD E SULLA LISTA APERTA , SPOSTANDOLA SUBITO A SINISTRA CITANDO ARTICOLO 1 DI SPERANZA E DEMOS. A COMPLICAR LE COSE A TUTTILA SCELTA DEI CANDIDATI NEI COLLEGI UNINOMINALI RIDOTTTI.MA AMPLIATI COME TERRITORIO. ANCHE
di Sergio Bindi
Siamo in piena bagarre ,si litica su tutto e tra tutti , a complicar le cose c'è anche il problema dellecandidture nei colleggi uninominali, drasticamente idotti con i tagli ai parlamentari, ma talvolta enormemente ampliati come territorio . Per ora questo tema affana di piu' il centrodetra con il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrugida ( che è anche cognato della Meloni) che ha messo i putini sugli ì , dicendo :" i sondaggi dicono che Fratelli d'Italia vale il 50% della coalizione: Poi i possono esere degli aggiustmenti ,ma da qui occorre partire".Quindi è stata la stessa Meloni a mettere sul piatto n carico da 90 con un vero e proprio ultimatum:" intesa sul candidato premier o la coalizione è inutle: Ed ha spiegato : ".Se non dovessimo riuscire a metterci d'accordo non avrebbe senso andare al governo insieme:Sto parlando della premiership , delle regole interne per il centrodestra per le decisioni ultime sul candidato premier.CONFIDO CHE SI VORRANNO CONFERMARE , ANCHE PER RAGIONI DI TEMPO,REGOLE CHE NEL CENTRODESTRA HAN SEMPRE FUNZIONATO, CHE NOI ABBIAMO SEMPRE RISPETTATO ; CHE NON CI CAPISCE PER QUALI RAGIONI SI DOVREBBERO CAMBIARE"" Non saranno, quindi, rose e fiori nel vertice di domani visto che Salvini ha risposto :" chi avrà solo un voto in piu' avrà lonere e l'onore di indicare il premier:Per quanto ci riguarda siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo,da tasse,lavoro, immigrazione e ambiente." Meno convinto di stabilire regole il coorinatore di Firza Italia Tajani :" a me interessa che il centrodestra vinca,poi penseremo a chi alza la coppa.Non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti di chicchessia, saranno al tavolo i leader a dcidre le regole " Ma la regola non c'è già" obietta l'intervistatore.La risposta non sarà certo piaciuta alla Meloni :"No, c'erano situazione completmente diverse" ed ancor meno le sarà piaciuta la successiva notazione di Tajani :" Berlusconi presidente del Senato ? E' RIDUTTIVO ,PUO' FARE DI TUTTO, NON HA BISOGNO DI TRATTARE",come a dire :potrebbe essere anche lui il candidato premier , segno che il Cavaliere un pensierino lo stia facendo, non vi pare ? Di certo nel vertice di domani ci saranno faville anche perchè Forza Italia non è nelle migliori condizioni per alzare la voce, visto che anche Mara Carfagna, che in Campania ha un bel pachetto di voti, ha detto addio ("lascio FI perchè la scelta su Draghi èstata irresponsabile e il bene del Paese viene prima di tutto") imitata dalle onorevoli Baromi e Versani. Non va meglio,comunque, nel centrosinistra pechè, ancorauna volta, Enrico Letta è partito con il piede sbagliato ritenendo dipoter unire tutti coloro che hanno votato la fiducia a Draghi e, quindi,vincere le elezioni, andando lui a Palazzo Chigi dove l'ha candidato il ministro Orlando. Cosi' nella relazione di stamani alla direzione dem, tenuta alla Camera, non solo ha incentrato tutto su :o io o la Meloni , ma ha anche riporposta la lista "aperta" , aprendola innanzitutto all'estrema sinistra con queste significative frasi :" la nostra presenza alle elezioni sarà centratta su una LISTA CHE VOGLIAMO APERTA ED ESPANSIVA SOPRATTUTTO A CHI A CHI HA CONDIVISO IL PROGETTO DI AGORA', PENSO AD ARTICOLO 1 E DEMOS", OSSIA PENSA INNANZITUTTO ALL'ESTREMA SINISTRA GUIDATA DAL MINISTRO SPERANZA E CON DENTRO BERSANI E D'ALEMA.Infine l'appello finale : "E' il voto piu' importate di sempre nella storia europea Vince l'Europa comunitaria o quella del nazionalismo:LA SCELTA E' TRA NOI E LA MELONI." Cosa dirà, domani , a Calenda che s'è ieri incontrato con Renzi e che non ama l'estrema sinistra la quale , oltretutto, vorrebbe accordi con Conte nei collegi uninominali; un Calenda- Renzi ( stasera riunirà i parlamentari di Italia Viva) senza i quali i sogni di Letta di battere il centrodestra si infrangerebbero e con i quali dovrebbe dire addio , anche in caso di vittoio, a Palazzo Chigi perchè loro vogliono ancora Draghi a Palazzo Chigi.Va, infine, aggiunto che il segretario dem non ha fatto bene i conti , sostenendo stamani che non ci sarà pareggio il 25 settembre.Senza Azione-+Europa-Italia Viva i vari centristi, a partire dagli ex-forzisti , infatti, al Senato probabilmente nessuna raggiungerebbe la maggioranza assoluta.Mi auguro,quindi, che i Franceschini ed i Guerini rddrizzino la barca Pd che rischia di finire nella tempesta,portandoci l'Italia.
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