ADDIO AD UN GRANDE GIORNALISTA PRESTATO DALLA CULTURA : EUGENIO SCALFARI , DIRETTORE PER ANTONOMASIA FONDATORE DE "LA REPUBBLICA", UN ATEO AMMIRATORE ED AMICO DI PAPA FRANCESCO
di Sergio Bindi
La notizia è giunta improvvisa stamattina:L'ha comunicata la figlia a Walter Veltroni, mentre era alla regia di un suo film, pregandolo di avvertire gli "altri" ed è quello che Walter ha fatto : Eugenio Scalfari è morto serenamente a 98 anni: Ci lascia uno dei piu' grandi giornalisti italiani, prestatoci dalla cultura che in lui era vasta, approfondita grazie anche alle frequentazioni con scrittori ed intellettuali, quasi un circolo dove ci si confrontava, si discuteva, grandi amici, ma talvolta anche avversari. E' stato quel club a formare un giovane che aveva tutti i numeri per emergere , sempre legato al suo laicismo, credo anche al ricordo di un partito d'Azione che aveva interessato tanti intellettuali ed era,poi, scomparso dalla scena politica anche se alcuni avevano trovato in Ugo La malfa, leader del partito Repubblicano , un punto di riferimento politico: Lui l'avev trovato, parzialmente perchè sempre portato all'autonomia digiudizio, anche nel Psi pre-craziano sino a diventare consigliere omunale di Milano, se non ricordo male: Breve parentesi politic, comunque, perchè con la fondazione de "La Repubblica" riunì attorno a sè bravi giornalisti ed intellettuali , determinando una rivoluzione nel giornalismo italiano che risentiva, allora, sia pure in parte ed in alcuni, anche delle limitazioni che erano state imposte dal fascismo , ormai pasate in disuso,ma tali da trasferirsi in non pochi casi al servizio dei potenti , soprattutto se proprietari di testate giornalistiche. Faccio solo un esempio : una serie di quotidiani, iniziando dal "Resto del Carlino", "La Nazione" ed "Il Telegrafo" erano entrati a far parte di un gruppo controllato dal propritario di zuccherifici e ,inparticolare, di bombole per il gas di una certa denominazione: Ebbene in quel gruppo non scoppiava mai unabombola del gas od un'inchiesta su un certo Ente che rischiava di deturbare la costa ligurecon un insdiamento petrolifero non veniva oublicato perchè la propietà del giornale l'aveva bloccata in cambio di unarobustapubblicià di quell'enteper le tstate del gruppo. Ecco con Scalfari "La Repubblica" introdusse l'informazione che definirei basarta sui fattie rispettosa della verità.Intendiamoci la verità assoluta non esiste ad esempio in politica , ma certo quella scalfariana era la piu' vicinaalla verità, anche se talvolta, con il passare degli anni, apertamente di parte e, spesso, inflenzata dall'amicizia del direttore-patron con il leader del momento( da qui, ad esempio, la sua stima, ricambiata, con Berlinguer capace di aver fatto lo strappo con il Pcus e,quindi, dall'Urss con un coraggioso discorso al congresso dei comunisti sovietici, lanciando l'eurocomunismo che, probabilmente, portò alla sua strana morte..) . La grande amicizia con Papa Francesco, lui ateo, ha accompagnato gli ultimi anni della sua vita : "e' un Papa rivoluzionario", ha detto in una sua ultima intervista a Floris e rispondendo ad una domanda del conduttore televisivo su Renzi ha replicato:"Io mi occupo del Papa,sono molto amico del Papa, di Renzi non me ne frega."In questa espressione c'è tutto l'animus di un personaggio che non l'ha mai mandata a dire,dicendo sempre pane pane e vivno al vino, per dirla alla tosxana, e che , forse, grazie all'amicizia con Francesco qualche dubbio sul suo ateismo se l'è posto:
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