SIAMO DI NUOVO A GIORNATE PERICOLOSE CON I GRILLINI IN FIBRILLAZIONE E CONTE CHE NON SI FIDA DI DRAGHI, MENTRE ANCHE SALVINI E' ALL'ATTACCO CONTRO IUS SCHOLA E CANNABIS .IL PREMIER, TORNATO D'URGENZA A ROMA, SOSTENENDO CHE IL GOVERNO NON RISCHIA, HA RIFERITO A MATTARELLA ANCHE SUI DUE VERTICI INTERNAZIONALI
di Sergio Bindi
Ma se alla fine Mario Draghi non ne potesse piu' di questi partiti che gli combinano sempre guai e lo costringono ad andar via dalla parte finale di un importante vertice internazionale per tornare d'urgenza a Roma per tentare di pacificare la situazione ? Sarebbe un disastro sotto il profilo socio-economico perchè si bloccherebbe tutto il recovery plan ; addio ai tanti miliardi dell'UE , 250 e passa, stando agli ultimi conteggi di quel che potremmo avere. Il primo inghippo l'hanno provocato i grillini con Grillo in testa, venuto nella Capitale dopo la cissione determinata da Di Maio per cercare di salvare in qualche modo la sua creatura: E subito ha messo in fibrillazione i deputati e senatori stellati con la conferma, prima, che chi è al secondo mandato va a casa( "è un tema identitario imprescindibile" ha precisato) e ,poi, telefonando a Draghi, garantedogli il sostegno e confidando ad un noto docente universitario suo sostenitore ed amico che il premier gli aveva chiesto la testa di Conte. Immaginatevi, quindi, come l'ha presa l'interssato : fuoco e fiamme contro Draghi anche perchè aveva resistito alle presioni di non pochi attivisti e suoi parlamentari affinchè uscisse dal governo, dando solo l'appoggio esterno. Le esternazioni contiane erano durissime e l'eco ariva a Madird, al Vertice della Nato, con Draghi che chiamava il suo precedessore che gli rispondeva a brutto muso e gli dicva d'essere in Consiglio Nazionale , quindi doveva richiamarlo piu' tardi: E piu' tardi il collouio telefonico è tato molto concitato, con il premier che smentiva le indiscrezioni pubblicte dal "FattoQuotidiano" come faceva, un pò a modo suo, lo stesso Grillo: La verità è che Conte non si convinceva affatto e rimandava il charimento ad un incontro, facendosi, intant, ricevere al Quirinale dal Presidente Mattarella , probabilmente per esporgli il suo punto di vista.La questione, in sostanza, è ancora aperta , mentre se ne apriva un'altra altrettanto pericolosa : il deciso no di Matteo Salvini a due disegni di legge firmati da PD e M5S ,ossia quello sullo ius Scholae per dare la cittadinanza a quasi novecentomila immigrati che abbiano frequentato almeno un ciclo di 5 anni di studi, ovviamente suerandolo, ed abbiano sino a 18 anni e quello sulla cannabis. Nella commissione Affari Costituzionali della Camera lo scontro sui due temi era stato durissimo e la Lega aveva votato contro come Fratelli d'Italia e la capogruppo di Forza Italiia in Commissione , chiedendo il rinvio delle proposte:Come contromossa il deputato dem Fiano ha proposto di far slittare di 5 giorni l'esame dei due testi ."E' un escatoge replicano gli oppositori per eviare che le due proposte finiscano in coda al caendario dlla Camera di luglio, con possibile rinvio a settembre ed oltre" I leghisti , comunque, non mollano e con Molinari capogruppo a Montecitorio, insistonosul rinvio, ggiungendo : così non si può più andare avanti." Brutta avvisglia per Draghi, considerando che la Lega, stando al governo, ha perso molti voti a favore dell'alleata ( si fa per dire,Meloni. Il guaio è che l'approssimarsi del fatidico 1923 con le elezioni politiche in primevera, precedute dall'assaggio delle regionli in Sicilia a novembre, induce i partiti a caratterizzare di più le loro iniziative, guardando all'interesse elettorale e Draghi deve fare i salti mortali per tenere in piedi una maggioranza parlamentare così eterogenea e diversa con molte forze politiche grandi e piccole oggi costrette insieme e domani su fronti diversi ed opposti.
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