RISCHIAMO UNA CRISI DI GOVERNO SUL NULLA :TANTE PROMESSE, MA POCHI FATTI ,ECCO LE ARMI OCCIDENTALI ALL'UCRAINA
di Sergio Bindi
Ora si comprende l'insistenza degli ucraini nel chiedere armi,ancora armi con Zelensky che ringrazia l'Italia perl'aiuto che sta offrendo Kiev e prega ,"per favore"di varare domani in Parlamento il nuovo invio di sistemi di difesa e di attacco.I nostri parlamentari discuteranno animatamente su questo tema domani, soprattutto al Senato, dopo le comunicazione del premier Draghi in ista dei vertici della Nato e la riunione del Consiglio Europeo.Il M5S è sull'orlo della scissione su questo, come avrete letto in tutte le salse anche nel giornalino di quartiere. Il problema armi pesanti a Kiev sta dividendo anche l'Unione Europea, considerando che alcuni Paesi come l'Ungheria,la Bulgaria,L'Austria, l'Irlanda e persino Malta che esprime la presidente dell'europarlamento decisa sostetrice dell'Ungheria hanno deciso diastenersi dall'inviare a Kiev armamenti per non inasprire ancor piu' la situazione. Ebbene un prestigioso think tank come il Kiel Institute for theWrld Economy ha dimostrato, con una approfondita indagine, che, in realtà l'Occidente ha fatto tante promesse di armi anche potenti a Kiev per "difendersi dall'aggressione russa." , ma in realtà ne ha mantenute poche .Si',avete letto bene , potremmo addirittura pochissime e solo la Polonia ha interamente mantenuto gli impegni assunti anche il Presidente Biden , che in quanto a dichiarazioni è in testa ale cifre stanziate , ha mantenuto solo il 48%, ossia meno della metà, dell'assistenza militare promessa ( armi, intelligence , addestramento) ed inquesta percentuale solo il 10% ,ossia appena il 4,8% consiste in vere armi come elicotteri e missili. Seguono nell'ordine il Regno Unito, il Canad, la Norvegia, l'Estonia e la Lettonia (Paese on 1,8 milioni di cittadini, meno di Milano..), mentre Germania, Francia e Italia sono la cenerentole in questa statistica. Dinnanzi questi dati che danno pienamnte ragione al famoso nostro detto "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", io direi addirittura un oceano anche perchè da Washington giungono segnali non tranquillizanti per Kiev perchè intelligence e Pentagono sono estremamente preoccupati per l'espansionismo di Pechino, che è big-partner dell'America Latina abbandonata dagli Usa e che non darà missili a Mosca, ma è diventanto il piu' grande importantore di petrolio dalla Russia ( un aumento del 50%), dando bei soldi a Putin e del resto noi occidentali (mette anche gli acquisiti di nikel e polonia siberiani da parte anche degli StatiUniti per far soprvvivere l'industria automobilistica) ,- ha commentato io "Corriere della Sera" aiutiamo "Kiev con il contagoggie , mentre non lesiniamo fondi a Putin acquistano gas e petrolio" che lui, oltretutto, centinilla a piacimento tanto quel che toglie a noi europei rivende ad India e Cina , facendo magari, anche sconti rispetto al prezzo sempre piu' caro del greggio.Come se non bastasse ci si è messa anche l'Università di Yale con una documentata inchiesta nella quale illustra come molte grandi imprese occidentali siano rimaste in Russia ad iniziare da 30 brand Usa, 26 francesi e 23 tedeschi, ma anche noi italiani siamo ben presenti sia ufficialmnte con big-aziende come Ariston,Benetton ( che ha vari negozi) Cremonini Group, De Cecco,Menarini, Diadora, Perfetti, Diesel,Calzedonia , sia quasi clandestinamente anche con un'associazione di imrese che lavorano in Russia : ben 150.Tutto questo , mentre le grandi aziende francesi come Auchan ,Lacoste, Leroy Marlin o le tedesche Siemens, Braun, Healt Thineeks,Kion, Globo,Zeiss, Bosch ,Allians continuano a fare affari in Russia senza problemi Dinnazi a questa situazione appare incompensbile che il segretario generale della Nato ,il danese Jens Stoltenberg , continui a fare il guerrafondaio , provocando i russi con dichiarazioni assurde come ha fatto ricevendo oggi la Von der Leyen :"La Nato e 'UE sono al fianco dell'Ucraina che continua a difendersi dall brutta guerra della Russia. Quindi, sostenendo che tale guerra sarà "molto lunga" ha aggiunto :"Continueremo a supportare a lungo l'Ucraina NOSTRA STRETTA PARTNER", dimenticando che Kiev non solo non fa parte della Nato altrimentI sAremmo da mesi nella terza guerra mondiale e che così offre farina nel sacco di un suo collega guerrafondaio come l'ex-premier ed ex-presidente russo Mendelev .
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