IL SONDAGGIO DI "PORTA A PORTA" CONFERMA : GLI ITALIANI CONTRARI ALLE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA : CI DANNEGGIANO
di Sergio Bindi
La conferma è venuta, ieri sera, dal sondaggio per "Porta a Porta" ed ha raggiunto cifre clamorose : il 74% degli italiani è contrario alle sanzioni contro l Russia perchè ci dannggiano e solo un misero13% le approva. Nella rilevazione dei giorni scorsi per il quotidiano confindustriale la voce sanzioni era unita alla voce "invio di ami a Kiev" : i contrari erano stati il 58% , questa voce, orse di proposito, non c'era la voce "invio di armi", ma a vedere le altre risposte degli itliani sulla guerra in Ucraina c'è da credere che il no sarebbe stato largamente vincente.Di certo è che i nostri concittdini temono fortemente per le conseguenze negative sul piano socio-economico interno della guerra in Ucraina e delle decisioni dell'UE e della Nato , decisamente sostenute dal nostro premier Draghi e fatte condividere non solo dalla maggioranza che lo sostiene ,nonostante i mal di pancia del M5S e di un pò di leghisti per l'invio delle armi da parte nostra.In realtà, dunque, la stragrande maggioranza dei cittadini, ossia 8 su 10, ritiene che la guerra in Ucrainaci improverisca, il 57% che la Russia la vinca e solo uno striminzato 11% opta per l'Ucraina ed il 33% non si pronuncia. Il fatto che spaventa la situazione economica , dunque il futuro e dando per scontata la vittoria della Russia in una guerra che si reputa ci stia drammaticamente impoverendo anche a causa delle sanzioni si rivela una grande crescente aspirazione alla pace ed indirettamente il giudizio che sia un errore alimentare il conflitto persino con l'invio di armi pesanti a Kiev . Dovrebbero riflettere su questo i leader che si sono ritrovati al G/ ed ora intendono appoggiare Biden a fare una NATO piu' grande con l'adesione di altri Paesi dopo quella degli ex-neutrali Svezia e Finlandia, con chiaro riferimento agli asiatici Giappone e Corea del Sud , invitati d'onore al vertice in corso a Madrid con la Cina che ha reagito criticando duramente la NATO accuta di voler perpetrare la "Guerra Fredda" e per questo provocare scontri sul terreno.E dovrebbero,questi leader , non sempre all'altezza dei loro predecessori, considerare non solo i grandi cambiamenti avvenuti ed in corso nella geopolitica e nella geoeconomia mondiali, ma al rischio che ,alimentando la guerra in Ucraina e cotinuando a peggioare le condizioni di vita dei loro cittadini si favorisca quel populismo che, invece, si intende contrastare comelo stesso Draghi ha detto in conferenza sta dopo i G/7. L'onda luna populista, infatti, sta crescendo come dimostrala crisi governativa in Bulgaria, la sconfitta in Andalusia del premier socialista Sanchez e le vittorie nelle recenti eezioni presidenziali in alcuni Paesi sudamricani,.Il recente clamoroso assentesimo dalle urne dove si è votato in Italia al turno parziale amminitrativo è, in questa direzione, un segnale pericoloso confortato anche dai sondaggi :Non dimentichiamo cosa avvenne nel 2018 con la clamrosa imprevista vittoria populista dei grillini della quale stiamo ancora pagando le conseguenze. Se ne preoccupino prima che sia troppo tardi, soprattutto tutti coloro che , tra meno di un anno, potrebbero presentarsi alle urne come sostenitori della conferma di Mario Draghi a premier:Se si continua cosi' e la già precaria situazione sociale ed economica degli italiani peggiorasse verrebbe spalancata la porta proprio a quel populismo demonizzato dall'attuale inquilino di Palazzo Chigi.
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