CLAMOROSO : GLI ITALIANI CONTRO LE SANZIONI E L'INVIO DI ARMI A KIEV .TEMONO PER LA SITUAZION ECONOMICA E IL FUTURO,MA IL 51% APPROVA IL GOVERNO
di Sergio Bindi
Negli italiani "crescono oura e risentimento legati alla situazione economica e alle prospettive future" e così ben il 58% sidichiaracontro le sanzioni alla Russi ed all'invio di armi all'Ucraina, pur approvando per il 51% l'operato generle del governo. E' questo il clamorso risultato commissionato dal quotidiano confindustriale "Il Sole 24 ore "; sondaggio che offre anche quella che sembra essere la situazione attuale, in percentuali,di tutti i partiti italiani sulla base della classificazione classica a confronto con quella che comprende la scissione dei grillini con la costituzionedi "Insieme per il futuro" che con il suo primo dato del 4.7% porta via il 3 al M5S che ottiene appena il 6.9%, ma recimola un altro 1.7 % portando via voti al PD(-0.8),a Fratelli d'Italia ( -02%) che comunque, grazie al fatto d'essere l'unico partito di opposizione, si iconferma al primo posto con ben il 25.5% , con il Pd al secondo col 20.5 , mentre al terzo c'è la Lega al 15,1 ed il M5S perde il quarto posto, scendendo al 6,9%, sorpassato da una veleggiante Forza Italia che sale al 9,7%,contribuendo al 52,3% del centrodestra ( ammesso che rimanga unito e non si crei quel nuovo "grande centro" al quale si sta lavorando) senza cosiderare lo 0,9 di Cambiamo Italia che ha ceduto un suo o.1% a Di Maio che puo' dirsi soddisfatto della percentuale indicata per un partito che, in realtà, ancora non c'è. Sono, queste, indubbiamente indicazioni da prendere un pò con le molle per i partiti considerando il tsumani politico in corso e mentre si stanno facendo i ballottoggi per l'importante, ma parziale turno amministrativo. Se dovessi , comunque, trarre una qualche valutazione direi che i numeriemersi oggi dal sondaggio segnalano, a parte lo scatto dei forzisti forse anche per l'annuncio della nuova discesa in campo di Berlusconi, che il Pd del "campo largo" ad iniziare dai grillini,perde consensi marginali forse, ma politicamente significativi ( non a caso tra i dem c'è l'offensiva affinchè Letta dica addio a Conte) e che la scissione dei dimaiani non è una manovra di parlamentari in cerca di conferma, come qualcuno sostiene e non ha riscontro tra gli eletto,ma già entra nella classifica dei partiti anche senza ,di fatto, esserlo.Ovviamente il dato piu' clamoroso è quello del governo che, nel suo complesso ottiene ancora il sì del 51% degli italiani, ma un deciso no sulle sanzioni alla Russia e l'invio di armi a Kiev , circostanza che dovrebbe far meditare il premier Draghi presente ad un G7 difficile iniziato in Baviera con gli anglo americani uniti nel richiedere piu' sanzioni e piu' armi pesanti all'Ucraina, come del resto già fanno.Un G7 che si trova addirittura a dover discutere del prossimo G20 che si terrà in Idonesia con i padroni di casa che hanno invitato anche la Russia e con la presenza certa di India e Sudafrica che fanno parte, ormai, del Brics e , quindi, sono anche alleati , almeno sul piano economico, della Cina e della Russia.I Paesi occidentali si trovano,quindi a dover decidere se parteciparvi, disertare o boicottare con partecipazioni ridotte: E se ne dovrà parlare al G7 dove già sono sul tappeto due questioni importanti,ma tali da provocare accese discussioni: La prima è quella annunciata da Johnson e Biden di invire armi pesanti a Kiev e decidere sanzioni che blocchino la vendita dell'oro russo ritenendo di provocare a Putin un danno di molti miliardi di dollari, colpendo così molti oligarchi, precisando che questo vale solo sui nuovi prodotti,non sull'oro messo prima in commercio:. La seconda è quella posta da Draghi anche al vertice dell'UE, ossia di mettere un tetto al prezzo per l'acquisto da parte degli occidentali di gas e petrolio, tema che non convince i Paesi del Nord dell'Ue e suscita perplesità nei tedeschi al punto che il Consiglio Europeo sta studiando il problema e presenterà le sue conclusioni ad un vertice europeo in settembre. Come si vede i leader del G/7 e gli invitati dai tedeschi avranno molto da discutere ed è mio avviso singolare che tra questi invitati, a parte l' Indonesia che organizza il prossimo big-vertice, , vi siano talcuni Paesi considerati neutrali, ma solo uno di essi, ossia il Senegal , può considerarsi tale, ma non il Sudafrica e l'India che sono tra i fondatori del Brics ed hanno partecipato nei giorni scorsi al vertice di questa Associazione svoltosi a Pechino:Anche sull'Argentina neutrale avrei qualche dubbio considerati l'inno alla Cina e l'attacco agli Stati Uniti fatto da un suo big governativo.Se aggiungete che alcuni Paesi europei stanno avendo riserve sulle proposte anglo-americane non è difficile prevedere una discussione molto accesa: il presidnte Usa lo prevede al punto che ieri in Baviera dopo un incntro con il Cancelliere tedesco Scholz ha detto : "il G/7 e la Nato debbono rimanere unite contro l'aggressione della Russia all'Ucraina." Ha ,poi, aggiunto come per autonvincersi che sia così:"Dobbiamo restare uniti, la Nato ed il G/7 non si dividono.Non è successo e non succederà." Ho l'impressione che molto dipenderà anche da lui e da Johnson che non praticano la via della trttative e della pace e dimenticano quel che sta avvenendo nel Pacifico ed in America Latina.
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