ACCORDO DI MAGGIORANZA AL SENATO SULL'UCRAINA ,DRAGHI RINGRAZIA:ORA IL VOTO DI CONFERMA
di Sergio Bindi
Mario draghi supera le Colonne d'Ercole del Senato , ringrazia ed intasca il sostegno alla sua politica estera anche dal M5S di Conte ( nonostante interventi di dura critica) che ora attende la controprova del voto sulla risoluzione che gli consente a proseguire nell'inviare armi di difesa agli ucraini sino ad oggi molto a parole e poco in concreto al punto da essere superati dai piccolissimi Paesi Baltici. Probabilmente la risoluzione firmata dalla maggioranza non dispiace a Fratelli d'Itlia che sul sostegno all'Ucraina è stata anche a Palazzo Madama ultratlantica. In sostanza, come avevo previsto, tanto rumore grillino per nulla sull'invio di armi a Kiev , nessuna crisi di governo, ma stanotte potrebbe eserci l'annuncio della costituzione dei gruppi parlamentari scissionistici costituiti dal ministro Di Maio ("non si torna indietro" fanno sapere gli avversari di Conte) . Tra poco si inizierà a votare in Senato sulla risoluzione e sarà interesnte vedere se ci saranno assenze nella maggioranza:Comunque sia Mario Draghi esce rafforzato anche perchè ha avuto l'indicazione straordinariamente ampissima , ossia anche da Fratelli d'Italia, di sostenere a Bruxelles la proposta di una vera riforma dell'Unione ,senza piu' veti, anche appoggiando Macron per una Confederazione Europea che consenta a Paesi non ancora nell'UE di aderire e, di fatto, sia a guida di Italia-Francia e Germania, la prima con l'incertezza dell'esito delle elezioni politiche del prossimo anno ;la seconda con la perdita della maggioranza assoluta nel Parlamento da parte del rieletto Presidente Macron e con la terza con un Cancelliere non bene in sella per una frastagliata e non coesa maggioranza. abbiamo,dunque,superato, almeno per ora, il rischio di una crisi di governo in una fase estremamente delicata anche sotto l'aspetto economico-sociale: Non solo la guerra in Ucraina , ma anche la nuova fase del virus aumentano antichi e nuovi problemi e molto dipenderà dal timoniere, ossia da Mario Draghi che deve anche proseguire , in contemporanea, la strada della diplomazia per un indispensabile "cessate il fuoco" come iniziò ufficialmente a fare nella sua visita alla Casa Bianca , quando convenendo sugliaiuti militari a Kiev, suggeri' a Biden di impegnare tutto il suo prestigio per convincere Ucraina e Russia a sedersi per una trattativa di pace.
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